FFO 2015 : CHI VINCE E CHI PERDE NELLA SPARTIZIONE DI UNA TORTA ORMAI TROPPO PICCOLA

by / Commenti disabilitati su FFO 2015 : CHI VINCE E CHI PERDE NELLA SPARTIZIONE DI UNA TORTA ORMAI TROPPO PICCOLA / 914 View / 21 Luglio 2015

Sul sito del MIUR sono presenti le tabelle relative alla ripartizione del FFO 2015/16 tra gli atenei. Le tabelle riportano l’ammontare totale del finanziamento ricevuto dal singolo ateneo, quello relativo alla sua quota base, alla quota premiale e al fondo perequativo. Poichè alcune voci previste dal DM 335 / 15 non sono presenti nelle tabelle a disposizione esse non sono direttamente confrontabili con quelle che indicano il finanziamento totale del 2014. Si può però operare un primo confronto rispetto ai fondi assegnati l’anno scorso confrontando le tabelle relative solo alla somma delle tre voci principali dell’FFO (quota base + quota premiale  + fondo perequativo ).

Tramite questa operazione possiamo subito mettere in luce alcuni dati piuttosto rilevanti. L’ateneo di Bari ad esempio passa da 178 milioni del 2014 agli attuali 175 milioni con una perdita di ben 3 milioni. Perde ben 3 milioni anche Catania che passa da 160 milioni a 157 e per la Federico II (da 319 mln a 316 mln). Perdite inferiori, che si aggirano attorno al milione per Messina, Trieste, Roma Tor Vergata.

Il caso più drammatico si verifica però in centro Italia dove la Sapienza passa da un finanziamento di 482 milioni nel 2013 a  472 milioni del 2014 ad un FFO di quest’anno di 464 milioni, registrando un calo di ben diciotto milioni in due anni. E’ un decurtamento molto pesante per il più grande ateneo italiano, dovuto anche alla continua emorregia di studenti che esso subisce da anni: l’ateneo infatti perde 22 milioni sulla quota base, a causa dell’aumento del peso del costo standard. Crescono invece l’università di Torino ed il politecnico di Torino( +4 mln) oppure il politecnico di Milano e Milano bicocca che registrano un + 3 milioni. Eccezione al nord l’ateneo di Padova che su queste tre voci perde ben 4 milioni (da 274 a 270) a causa dell’impatto negativo avuto dall’ateneo con l’aumento del costo standard.

Da un primo confronto su queste tabelle si può notare come vi sia un graduale svuotamento di risorse economiche da molti atenei del sud verso quelli del nord. Questo avviene in una situazione di generale calo delle risorse dovuto al taglio di trenta milioni che le principali tre voci dell’FFO hanno subito quest’anno. E’ necessario sottolineare inoltre come lo strumento del costo standard possa risultare in un forte decurtamento dei fondi e che quindi va usato con molta cautela: i dati infatti dimostrano come un aumento di 5 punti percentuali del peso dell’indicatore abbia portato un calo drastico di fondi in alcuni atenei. Serve dunque procedere ad un rifinanziamento complessivo del sistema universitario e una revisione delle voci e degli indicatori usati, per impedire che alcune aree del paese vengano svuotate di studenti e risorse a favore di altre.

Qui le tabelle di riferimento FFO2014, FFO2015