Oggi, giorno dello sciopero generale, gli studenti universitari sono di nuovo in piazza in molte città italiane assieme ai lavoratori di questo paese per protestare contro le misure contenute nella manovra economica presenta da questo Governo.
Infatti il Governo Monti, malgrado le promesse di equità e di cambiamento presenta ai cittadini italiani una manovra economica fatta con l’unico obiettivo di ripagare un debito che gli studenti e i lavoratori di questo paese non hanno contratto.
Lo slogan della giornata di oggi è sMONTIamo questa manovra, come studentesse e studenti condatti ad un futuro precario siamo indignati per i tagli di questa manovra agli enti locali e alla sanità, per l’attacco ai lavoratori con la proposta di aumentare l’età pensionabile fino a 66 anni, ma soprattutto per la rivalutazione delle rendità catastali e l’introduzione dell’IMU, in quanto secondo la recente denuncia di Confedilizia esiste il rischio che senza lo sviluppo di controlli adeguati, i proprietari di casa in affitto scarichino i considerevoli aumenti derivanti dalla nuova tassa sui locatari.
In molte città spesso sono gli studenti i principali soggetti che vivono in case affittate senza che vi siano delle regole certe i proprietari potrebberò decidere, per di aumentare gli affitti senza nessun controllo, rivalendosi così sugli studenti che potrebberò ritrovarsi costretti a pagare anche centinai di euro in più.
Oggi come studenti universitari siamo in piazza per rivendicare un futuro diverso, vogliamo che siano tassati i grandi patrimoni, tagliate le spese militari, che si investa nell’università e nella ricerca.
Anche per questo Il 17 e 18 dicembre ci ritroveremo a Roma in una grande assemblea di studentesse e studenti promossa dalla Rete della Conoscenza per discutere di università, precarietà e welfare con l’obiettivo di immaginare un’altro modello di società e rilanciare l’opposizione sociale alle politiche di austerity.