LINK lancia la petizione nazionale contro le magistrali abilitanti della Buona Scuola di Renzi!

by / Commenti disabilitati su LINK lancia la petizione nazionale contro le magistrali abilitanti della Buona Scuola di Renzi! / 352 View / 10 Dicembre 2014

A due mesi dal lancio della campagna “#IoVoglio…Insegnare”, dopo decine di assemblee e gruppi di lavoro in altrettanti atenei italiani, LINK – Coordinamento Universitario rilancia la protesta con una la raccolta firme nazionale in tutte gli università del Paese per chiedere al Ministero dell’Istruzione di garantire anche agli studenti e alle studentesse attualmente iscritti ai corsi di laurea magistrale e all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale la possibilità di ottenere l’abilitazione all’insegnamento tramite l’attivazione di un ulteriore ciclo di TFA per il 2017.

Se le linee guida indicate dal Governo all’interno della Buona Scuola dovessero essere tradotte in decreti, il TFA sarà sostituito dall’introduzione di corsi di laurea magistrali abilitanti a numero chiuso, la cui frequenza diventerebbe l’unico canale attraverso cui ottenere l’abilitazione all’insegnamento. In questo modo, migliaia di studenti che stanno per laurearsi si troverebbero con un titolo di laurea che non gli consente di insegnare e dovrebbero re-iscriversi ai nuovi corsi di laurea.
Siamo consapevoli di tutti i limiti che presenta oggi il sistema del TFA ma riteniamo che oggi questa sia l’unica soluzione che può evitare un danno di questo tipo a chi attualmente è iscritto a un corso di laurea magistrale.
Siamo inoltre convinti che il sistema del TFA possa essere migliorato e reso realmente accessibile a tutti, tramite l’inserimento di criteri di progressività nella tassazionela garanzia di poter usufruire dei benefici erogati dalle Agenzie/Enti Regionali per il Diritto allo Studio per coloro che superano la selezione e una regolamentazione dell’attività formativa all’interno delle ore di tirocinio.
Anche migliaia di Dottorandi e Dottori di Ricerca saranno fortemente penalizzati dalle modifiche presenti nel c.d. “Buona Scuola”. In Italia addirittura il 96% dei dottorandi in Italia non riesce ad avere un futuro nell’Università italiana per cui quello dell’insegnamento risulta un’importantissima possibilità lavorativa per tanti ricercatori in formazione. 
FIRMA LA PETIZIONE —> http://goo.gl/lW38cL