La grande assemblea nazionale dei ricercatori organizzata oggi alla Sapienza dalla Rete 29 aprile segna l’inizio di una nuova stagione di mobilitazioni universitarie: centinaia di ricercatori provenienti da tutta Italia hanno confermato l’indisponibilità ad assumere carichi didattici per l’anno accademico che sta iniziando, e per la prima volta si sono uniti al loro dibattito anche studenti, dottorandi e precari.
Il documento finale approvato dall’assemblea lancia la costruzione di un fronte unico a difesa dell’università pubblica, contro il ddl Gelmini, contro i tagli del governo e per una riforma universitaria dal basso.
Tutti insieme costruiamo un unico movimento per cambiare l’università dal basso, in grado di indicare un’alternativa concreta alla privatizzazione proposta dalla ministra Gelmini e di unirsi a tutte le altre mobilitazioni sociali a difesa di lavoro, saperi e beni comuni, a partire dalla manifestazione internazionale contro la crisi del 29 settembre fino ai cortei degli studenti medi organizzati in tutta Italia dall’Unione degli Studenti per l’8 ottobre.
Qui il documento finale dell’assemblea.