La ormai costante incertezza circa la vita del Progetto Erasmus rappresenta un grosso fallimento per l’Unione Europea.
Siamo ad Ottobre 2014 e non si ha ancora certezza sulla copertura economica per il secondo semestre. In Italia sono almeno 20mila ogni anno gli studenti che usufruiscono del progetto, studenti che potrebbero già in questi ultimi mesi del 2014 essere costretti a rinunciare ai loro periodi di studio all’estero.Tagliare il progetto Erasmus, unica strategia che al momento presenta dei risultati nel contrasto della disoccupazione giovanile sarebbe inammissibile, come è inaccettabile lasciare il piano di copertura economica del progetto in uno stato di costante incertezza per poi mettere una toppa quando si può.
Per cui riteniamo che serve subito uno stanziamento di 212 milioni ma soprattutto bisogna assicurare un finanziamento ed una programmazione seria e pluriennale relativa alla mobilità internazionale.
Crediamo sia fondamentale rafforzare lo scambio tra atenei italiani e stranieri e siamo convinti che progetti come
l’Erasmus, che da 25 anni fa viaggiare con successo da un Paese all’altro gli studenti di 33 Nazioni, abbiano costituito in questi anni un’opportunità per allargare la propria conoscenza oltre i confini nazionali e per poter arricchire il proprio percorso formativo.
Il Governo Renzi che, da sempre, a parole ha dimostrato un grosso interesse nei confronti della “Generazione Erasmus” al momento non è andato oltre gli slogan e la propaganda. Il 10 Ottobre saremo in piazza anche per chiedere che il Governo si assuma la responsabilità politica, con azioni concrete, a livello nazionale ed europeo, per sostenere il programma erasmus all’interno di un quadro di mobilità internazionale dall’impatto sociale non trascurabile.