La novità risponde all'esigenza di rafforzamento delle frontiere esterne e controllo dei cittadini di paesi terzi nell'ambito di una strategia di protezione dalle minacce esterne. (Linkcoordinamentouniversitario.it)
Di qui a 12-18 mesi entreranno in vigore nuove regole europee sulle frontiere, destinate a cambiare il modo di viaggiare in Europa.
La Commissione europea ha iniziato a lavorare alla modifica delle norme sugli spostamenti all’inizio del 2016. Tra le principali novità figurano il sistema di ingressi/uscite (EES), un controllo biometrico di frontiera e il relativo Etias (European Travel Information and Authorisation System), un’esenzione dal visto in stile Esta degli Stati Uniti. Vediamo nel dettaglio quale sarà l’impatto sui viaggiatori. A partire da quelli britannici, poiché il Regno Unito è ovviamente diventato un paese terzo dopo la Brexit.
Nell’aprile 2016 la Commissione europea ha introdotto per la prima volta il concetto di rafforzamento delle frontiere esterne e controllo dei cittadini di paesi terzi nell’ambito di una strategia di protezione dalle minacce esterne, come il terrorismo e la migrazione irregolare.
A seguito di negoziati con il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE, il regolamento EES è stato adottato nel novembre 2017, mentre quello relativo al sistema Etias è entrato in vigore nell’ottobre 2018. Ma non tutti gli Stati membri dell’Unione europea adotteranno i sistemi EES/ETIAS: si applicano solo ai paesi dell’area Schengen.
L’Irlanda non sarà coinvolta nel progetto, trovandosi al di fuori dell’area Schengen, mentre Cipro – che non fa parte di Schengen – adotterà il sistema Etias e non l’EES. Le novità si applicheranno invece a Italia, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera.
L’EES è “un sistema informatico automatizzato” che registrerà automaticamente i viaggiatori provenienti dal Regno Unito e da altri paesi terzi, utilizzando controlli biometrici. L’entrata in vigore è prevista per l’autunno 2024 dopo diversi rinvii. Il sistema sostituirà l’attuale timbratura del passaporto registrando le informazioni personali e quelle biometriche, come impronte digitali e immagini facciali.
Il sistema registrerà anche se a un viaggiatore è stato rifiutato l’ingresso in precedenza o se è rimasto oltre il suo benvenuto nel blocco. L’Etias, invece, è un regime di esenzione dal visto che consentirà ai viaggiatori provenienti da 60 paesi, tra cui il Regno Unito, di entrare liberamente in 30 Stati europei (ma non prima della metà del 2025).
Il programma, che costa 7 euro (6 sterline) a persona, sarà collegato ai passaporti di ciascun viaggiatore e sarà valido per un massimo di tre anni o fino alla scadenza del passaporto. In tal modo, i cittadini di paesi terzi potranno soggiornare nell’area Schengen per un massimo di 90 giorni nell’arco di 6 mesi. Ma al loro arrivo i turisti internazionali dovranno comunque essere controllati dalle guardie di frontiera.
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