I giocatori che si sono trasferiti in Arabia Saudita durante l’ultima sessione estiva di calciomercato sono scontenti: tutta la verità.
Nel mondo del calcio circola una quantità di denaro davvero impressionante. È lo sport più seguito al mondo, ma probabilmente oggi manca un po’ di equilibrio. A farla da padrona è la Premier League, che fattura oltre 4 miliardi di euro a stagione. Cifre impressionanti, tant’è che che in questo momento storico il massimo campionato inglese può essere considerato l’NBA del calcio.
Non c’è storia con gli altri campionati. Per le squadre della Serie A italiana ad esempio è diventata un’impresa prendere giocatori di lato livello. Da qualche mese a questa parte, però, si è aggiunta un’altra realtà potentissima dal punto di vista economico.
Il riferimento, ovviamente, è all’Arabia Saudita, che desidera fortemente alzare il livello della Saudi Pro League acquistando veri e propri campioni. E l’intento non è soltanto quello di puntare su atleti a fine carriera (vedi Cristiano Ronaldo o Karim Benzema), bensì di assicurarsi pure le prestazioni di professionisti nel pieno del loro percorso calcistico o addirittura molto giovani.
Insomma, in Arabia fanno sul serio, detto questo non è una passeggiata eguagliare o superare il prestigio del calcio europeo. È un discorso storico-culturale oltre che pratico. I soldi di per sé non fanno la facilità e non bastano a costruire un progetto vincente, perché altrimenti sarebbe fin troppo semplice.
L’Arabia Saudita ha acquistato il cartellino di giocatori di grande spessore la scorsa estate, come Sadio Mané, Roberto Firmino, Jordan Henderson, Marcelo Brozovic e altri. Ma si comincia a percepire qualche malumore, non a caso l’ex centrocampista e capitano del Liverpool si è convinto a cambiare subito aria per trasferirsi all’Ajax in Olanda. Senza contare tutto quello che sta accadendo sul fronte Benzema.
La situazione è abbastanza preoccupante, lo confermano le dichiarazioni rilasciate da Aymeric Laporte in un’intervista concessa ai microfoni di ‘As’. L’ex Manchester City, attualmente in forza all’Al-Nassr, stessa squadra di Cristiano Ronaldo, si è espresso senza mezzi termini.
“Si tratta di un grande cambiamento rispetto all’Europa. Le cose non sono semplici, infatti ci sono diversi giocatori scontenti e i club non erano preparati a questo sconvolgimento“, ha spiegato Laporte. Quest’ultimo, inoltre, esorta le società della Saudi Pro League a mostrare più serietà, poiché prendono tutto con leggerezza.
Si prendono comunque cura degli atleti, però non abbastanza secondo il difensore centrale classe ’94. “Anche in termini di qualità della vita mi aspettavo altro“, aggiunge Laporte. Il francese naturalizzato spagnolo per adesso non pensa a trasferirsi altrove, anche se inevitabilmente la tentazione cresce.
Il bagno è uno degli ambienti più utilizzati e funzionali della casa, e mantenere un…
Il colosso dell'e-commerce Amazon non sembra perdere un solo colpo: basti pensare che ha registrato…
L'autunno è la stagione perfetta per sperimentare nuovi colori nel trucco, e il rossetto è…
Questi segni zodiacali vivranno un mese ricco di soddisfazioni professionali, con molte opportunità, offrendo loro…
Prima di accedere all'home banking, è fondamentale fare un controllo per evitare di cadere vittima…
La miscela casalinga che aiuta a prevenire che i panni sbiadiscano è una soluzione efficace…