Novità rivoluzionaria: si potrà accedere alla pensione ad appena 54 anni e senza subire decurtazioni sull’assegno previdenziale.
Addio legge Fornero. Anche se la normativa non è stata abolita, molti riusciranno comunque ad evitare di restare a lavorare fino a 67 anni. C’è un modo, infatti, per andare in pensione molto prima e senza subire tagli.
Prima dell’avvento della legge Fornero, non era insolito che chi aveva iniziato a lavorare presto, riuscisse ad accedere alla pensione intorno ai 54-55 anni. Oggi tutto questo sembra un sogno. Infatti dal 2011 in poi l’universo previdenziale è stato rivoluzionato dalla riforma dell’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero.
La legge Fornero ha stabilito che per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario avere almeno 67 anni di età e non meno di 20 anni di contributi. Le misure di pensione anticipata, tuttavia, nel nostro Paese non mancano anche se spesso comportano pesanti decurtazioni sull’assegno mensile che una persona andrà poi a percepire. Ma c’è un modo per uscire dal lavoro ad appena 54 anni senza subire penalizzazioni.
Non ci crederete eppure è possibile accedere alla pensione ad appena 54 anni, cioè con addirittura 13 anni di anticipo rispetto a quanto stabilito dalla legge Fornero. Non solo: chi andrà in pensione a 54 anni non subirà alcun taglio sull’assegno previdenziale. Vediamo tutto nei dettagli.
Come anticipato, in Italia sono tante le misure di prepensionamento che consentono di “aggirare” la legge Fornero. Tuttavia alcune di queste misure – Ape sociale, Opzione donna, Quota 41- si rivolgono solo a specifiche categorie lavorative. Altre, come Quota 103, comportano pesanti tagli sull’assegno mensile. In ogni caso nessuna di queste misure prevede il pensionamento a soli 54 anni.
Eppure c’è un modo per andare in pensione a tale età o poco più tardi. Si tratta della pensione anticipata ordinaria. Questa misura si rivolge a coloro che hanno iniziato a lavorare e a versare i contributi quando erano ancora giovanissimi. Infatti la pensione anticipata ordinaria non tiene conto dell’età anagrafica ma prevede il pensionamento al raggiungimento di 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e di 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
Inoltre, secondo la vigente normativa in materia, chi ha la massima anzianità contributiva può uscire dal lavoro a 54 anni. E questa misura non prevede penalizzazioni né tagli sull’assegno mensile. Per accedere alla pensione a 54 anni o poco più ci si può avvalere anche di Quota 41. Anche questa misura, esattamente come la pensione anticipata ordinaria, non tiene conto dell’età anagrafica ma unicamente degli anni di contributi che devono essere pari almeno a 41.
Però Quota 41 non è fruibile da tutti in quanto si rivolge solo ai caregiver, ai disabili con invalidità pari o superiore al 74%, ai disoccupati e agli addetti a lavori usuranti. Infine chi ha un’invalidità che riguarda la vista può accedere alla pensione con solo 10 anni di contributi addirittura prima dei 54 anni: 51 anni per le donne e 56 anni per gli uomini.
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