Gianmarco Saurino, quello che emerge dopo la serie sul caso Claps lascia il pubblico senza parole

Gianmarco Saurino reduce dall’esperienza nella miniserie “Per Elisa- il caso Claps”.   Nel corso delle puntate ha avuto modo di dimostare le sue doti da attori. 

Una serie televisiva che racconta uno degli eventi di cronaca più tristi del nostro Paese. Un progetto che nasce con l’idea di rircordare al pubblico non solo l’omicidio Claps ma anche il calvario della sua famiglia. “Per Elisa- il caso Claps” ha portato sul piccolo schermo il dolore di un nucleo familiare, la purezza della giovane vittima e la determinazione di Gildo Claps, il fratello maggiore di Elisa.

caso Claps, serie "Per Elisa"
Gianmarco Saurino, noto attore italiano- (foto Ansa)- Link orientamento universitario.it

 

Marco Pontecorvo, regista della serie, ha voluto dare  vita ad un progetto non solo commemorativo, ma anche e soprattutto educativo. Non solo un modo per ricordare la ragazzina, barbaramente uccisa, ma anche un modo per sensibilizzare le nuove generazioni riguardo all’importanza della verità e della giustizia. Gildo Claps è una delle persone più caparbie mai esistite, un uomo che, nel corso degli anni, non si è arreso, cercando di dare alla sorella un po’ di giustizia.

Gianmarco Saurino ha avuto l’onere o l’onore di dare corpo e voce a questa persona. Una persona che non ha combattuto contro l’indifferenza delle persone, contro l’omertà e la malagiustizia. Il giovane interprete ha impersonificato magnificamente i valori e gli ideali di Gildo Claps, dimostrando di essere un bravissimo attore. Già noto al pubblico per aver preso parte a Che Dio ci aiuti e Doc nelle tue mani, Saurino in questo nuovo progetto ha dato il meglio di sé.

La serie si è rivelato un successo, risultando fra le più seguite della stagione. Merito della maestria del regista ed anche della bravura degli attori.

“Per Elisa- il caso Claps” : la storia di un macabro omicidio

Il caso Claps nasconde bugie e depistaggi. In una cittadina tranquilla dell’Italia meridionale, l’omertà si mescola con la brutalità, impedendo ad Elisa di avere giustizia. La mattina del 12 settembre 1993, la giovane Elisa esce di casa per incontrare prima un’amica e poi Danilo Restivo. Quest’ultimo è un giovane studente, figlio del direttore della Biblioteca Nazionale di Potenza. Restivo, tuttavia, presenta dei tratti inquietanti e per questo motivo è allontanato da tutti. Elisa, però, prova una sorta di tenerezza per questo ragazzo emarginato, finendo per accettarne un invito.

il caso Claps
La serie “Per Elisa2 ricorda la drammatica vicenda del caso Claps- (foto Ansa)- Link orientamento universitario.it

 

La mattina del 12 settembre 1993 i due si incontrano nella Chiesa della Santissima Trinità di Potenza. La ragazzina, però, non ne uscirà mai più, venendo assassinata da Restivo. Quest’ultimo, dopo averla uccisa, ne occulta il corpo nel sottotetto della chiesa. Il cadavere di Elisa resterà per quasi vent’anni nascosto nel luogo sacro. Nel frattempo i suoi familiari la cercano, ignorando dove possa essere finita. Gildo, tuttavia, sapendo che la sorella avrebbe dovuto incontrare Danilo, è ben convinto che il ragazzo possa essere coinvolto. Le indagini, però, non vanno a fondo e le accuse contro l’omicida cadono.

Nella sua battaglia per giungere alla verità ha dovuto lottare contro inquirenti corrotti ed autorità assenti, finendo per rassegnarsi all’idea di non rivedere più sua sorella. Il 17 marzo 2010, per caso, vengono rinvenuti i resti di Elisa nel sottotetto della Trinità da parte di un gruppo di operai. Sono trascorsi anni ed anni e Danilo Restivo  si è stabilito nel Regno Unito, dove è tornato ad uccidere. Nel 2002 ha colpito mortalmente con diversi colpi di arma bianca una sua vicina di casa. Bisognerà attendere il 2011 per giungere all’arresto del pluriomicida, il quale è stato condannato a settant’anni di reclusione.

La famiglia Claps si è interrogata a lungo sul ruolo della Chiesa nell’occultamento del cadavere della giovane. Il parroco della Trinità, Don Mimi Sabia, decuduto nel 2008, ha sempre impedito alla madre della vittima di perquisire i locali della parrocchia. Se il corpo è stato ritrovato dopo così tanto tempo la responsabilità è anche degli inquirenti che non hanno mai emesso un mandato di perquisizione nella chiesa.

La rete ammiraglia Rai ha, infatti, scelto di dare onore al ricordo di Elisa, uccisa dalle mani e dalla mente malata di Restivo ma anche dall’indifferenza degli inquirenti.

“Per Elisa” il successo di Saurino

La sceneggiatura di “Per Elisa” non è apparsa affatto banale, tanto da risultare molto gradita dal pubblico. Un prodotto che ha mosso gli animi delle persone, le quali hanno deciso di scendere in piazza per manifestare contro la riapertura della Chiesa della Santissima Trinità. Una menzione d’onore va a Gianmarco saurino, attore già conosciuto ed apprezzato. Tuttavia nulla da togliere a progetti come Doc e Che Dio ci aiuti, in questa miniserie sono emerse le sue capacità attoriali, per nulla invidiabili ad attori cinematografici. Saurino ha reso plastico il dolore di Gildo e ne ha espresso la rabbia ma anche la determinazione. Questo ruolo sarà sicuramente decisivo per lo sviluppo della sua carriera futura.

Gestione cookie