Conto cointestato con il coniuge: attenzione, i rischi fiscali sono forti

Conto cointestato con il coniuge: attenzione, i rischi fiscali sono alti e reali! Scopri cosa devi sapere per evitare problemi con il Fisco.

Se vi ritrovate a condividere un conto corrente con il vostro partner, potreste essere su un terreno fiscale incerto e, diciamocelo, potenzialmente pericoloso. Ma come mai?

Il dilemma dei conti cointestati
Rischio fiscale: un’ombra sul conto cointestato – linkcoordinamentouniversitario.it

Immaginate questa situazione: il marito, che gestisce un’azienda, decide di utilizzare il conto congiunto con sua moglie come un modo per far sparire qualche euro al Fisco. In pratica, trasferisce soldi neri o altri proventi nel conto intestato a entrambi, ma li usa come se fossero solo suoi, sperando così di pagare meno tasse. Un gioco rischioso, giusto?

La recente ordinanza della Cassazione: una svolta nelle regole del gioco

Ecco, recentemente la Suprema Corte ha tirato fuori dal cilindro un verdetto che mette a nudo questa pratica. Ha detto chiaramente che se il marito si comporta in questo modo, il Fisco ha il diritto di bussare alla sua porta per recuperare le tasse risparmiate in modo poco lecito. In poche parole, non potete spendere soldi che non vi appartengono, nemmeno se finiscono su un conto corrente congiunto. E adesso vi chiederete ma perché la Cassazione è arrivata a questa conclusione? Beh, ha dovuto mettere da parte uno dei principi fondamentali delle donazioni.

Navigare le acque dei conti cointestati
Pronuncia della Cassazione: cambiamento di prospettiva – linkcoordinamentouniversitario.it

In sostanza, ha detto che i soldi versati da uno dei coniugi in un conto corrente congiunto non sono automaticamente anche dell’altro coniuge, a meno che non ci sia una chiara volontà di donare. Quindi, se uno dei due si comporta come se quei soldi fossero solo suoi, finisce per pagare le tasse su quei soldi, proprio come se li avesse guadagnati personalmente. Ma ora passiamo agli esempi pratici. Immaginate un imprenditore che mette soldi neri o compensi aziendali sul conto congiunto con sua moglie, ma poi usa quei soldi per le spese personali e familiari. Dopo un po’, arriva l’Agenzia delle Entrate e bussa alla sua porta con un bel conto da saldare. E secondo la Cassazione, è tutto giusto e legittimo.

E non è finita qui. La Cassazione ha stabilito che il denaro versato su un conto congiunto non appartiene automaticamente anche all’altro coniuge. Quindi, se uno dei due preleva quei soldi senza un chiaro intento di donare, finisce per pagare le tasse su quei soldi. Insomma, se avete un conto congiunto con il vostro partner o anche con un parente, dovete stare attenti. Il Fisco potrebbe bussare alla vostra porta se sospetta che state giocando con le regole. Quindi, assicuratevi di essere trasparente con le vostre finanze e di rispettare le leggi fiscali, altrimenti potreste trovarvi in un bel pasticcio.

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