Colpo di scena per l’omicidio di Erba. Wanna Marchi parla della sua conoscenza in carcere con Rosa Bazzi e di quello che le ha detto.
L’efferato delitto di Erba, avvenuto l’11 dicembre del 2006, ha sconvolto tutti. Ha avuto una risonanza mediatica molto rilevante sia per le modalità e sia per i protagonisti di questa orribile storia: Olindo e Rosa. Nella strage avvenuta appunto a Erba, in provincia di Como, persero la vita Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk di soli due anni, la nonna Paola Galli e la vicina Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, si salvò per puro caso ed è stato l’accusatore principale di Olindo e Rosa. I due dopo varie confessioni e ritrattazioni ed un lungo processo sono stai condannati all’ergastolo.
Si è dibattuto molto sul processo anche fra la gente oltre che nelle sedi giudiziarie; molti non erano convinti della colpevolezza di Olindo e Rosa, personaggi scialbi, quasi invisibili che sembravano incapaci di commettere un tale delitto.
Due personalità isolate dal resto del mondo. L’unica cosa che contava per loro era stare insieme nella casa comprata con tanti sacrifici, mettendo il resto del mondo fuori dal loro cerchio magico. Il primo Marzo del 2024 ci sarà un’udienza per la revisione del processo che i loro difensori chiedono da tempo in quanto venuti in possesso di nuove prove che li scagionerebbero. Infatti proclamano l’innocenza della coppia.
Cosa c’entra Wanna Marchi con il delitto di Erba: ecco cosa racconta su Rosa Bazzi
Se la Giustizia è certa della colpevolezza di Olindo e Rosa per la strage di Erba, Wanna Marchi è certa del contrario e racconta la sua opinione in un’intervista al settimanale Nuovo. Wanna Marchi ha avuto molti problemi con la giustizia a causa delle sue televendite, insieme a sua figlia è stata condannata per associazione a delinquere e bancarotta fraudolenta. In carcere è stata per un anno dal 2011 al 2012 vicina di cella di Rosa Bazzi.
La Marchi racconta di avere avuto modo di conoscerla bene e data la sua esperienza in carcere, dove ha conosciuto tante situazioni diverse, è certa che Rosa non è un’assassina e che mai avrebbe potuto progettare una tale mattanza. Quando l’intervistatore chiede cosa ne pensi della revisione del processo, Wanna risponde che si augura che tutto vada per il meglio per la coppia.
E ribadisce che Rosa è una donna molto semplice e che la Giustizia italiana potrebbe aver sbagliato riguardo la strage; lei si augura che il nuovo processo porti alla loro scarcerazione. I 17 anni in carcere, dice la Marchi, hanno seriamente provato la donna e che per Rosa e Olindo sarà difficile tornare alla vita. Racconta che Rosa le ha confessato che non hanno più niente, i loro averi sono serviti per difendersi in processo, quindi anche se tornassero in libertà, sarebbe molto dura per loro.
Inoltre, per l’opinione pubblica, rimarranno sempre Rosa e Olindo legati alla strage di Erba. Wanna Marchi conclude la sua intervista raccontando che questa donna minuta si animava solo quando una volta al mese la portavano ad incontrare Olindo. Si preparava come per andare ad una festa. Scopriremo a breve se l’opinione di Wanna Marchi ha senso. Se verrà accordato un nuovo processo allora forse qualche elemento in più a loro favore c’é effettivamente, ma sarà sempre la Giustizia a dire l’ultima parola.