Arrivano le telecamere a scuola con l’ok del Ministro Valditara: quando e come potranno essere utilizzate in maniera legale.
Da decenni si organizzano occupazioni nelle scuole italiane e, nella maggior parte dei casi, questi episodi sono accompagnati da danneggiamenti del materiale scolastico o delle infrastrutture che appartengono alla scuola.
Anche se l’occupazione e l’autogestione da parte degli studenti non sono comportamenti tali da costituire un illecito, molto spesso i dirigenti scolastici si sono trovati a dover gestire dei danni significativi dal punto di vista economico senza poter individuare i colpevoli.
Ovviamente questo porta alla necessità di attingere alle casse degli istituti per affrontare spese non soltanto impreviste ma anche evitabili, con conseguente impoverimento delle scuole e delle opportunità che esse sono in grado di offrire agli studenti.
Proprio per questo motivo il Ministro dell’Istruzione Valditara ha deciso di autorizzare l’utilizzo di telecamere di sorveglianza interne agli istituti durante le occupazioni e le autogestioni scolastiche, ovviamente con le dovute limitazioni.
Le regole per le riprese di sicurezza a scuola
Allo scopo di garantire la privacy degli studenti e di tutti i lavoratori della scuola, le telecamere di sorveglianza che saranno installate nei vari istituti italiani dovranno rispettare alcune fondamentali regole di utilizzo.
In prima istanza la presenza di telecamere di sorveglianza deve essere sempre adeguatamente segnalata con appositi cartelli, quindi non è possibile attivare telecamere di sorveglianza “segrete” o non segnalate. Le telecamere dovranno essere puntate solo ed esclusivamente in punti significativi dell’istituto ,cioè dove sono conservati materiali ed attrezzature di valore che potrebbero essere oggetto di furti e danneggiamento.
In pratica sarà perfettamente legale sistemare delle videocamere di sorveglianza nelle aule computer, ma non nei corridoi o nelle aule. Oltre a questo le telecamere non potranno essere accese durante il giorno o durante lo svolgimento delle attività extracurricolari. Dovranno e potranno essere accese solo e soltanto quando la scuola è chiusa o in alternativa non si svolgono attività strettamente scolastiche, come nel caso di occupazioni e autogestioni.
Infine, a maggior tutela della privacy di chi viene ripreso, sarà possibile optare per telecamere senza microfono, in maniera che non siano captate anche frammenti di conversazione private. Infine, a livello burocratico, ogni scuola dovrà eleggere un responsabile del trattamento della protezione dati e dovrà eseguire un atto di valutazione di impatto sulla privacy.
Nell’atto in questione dovranno essere segnalate due informazioni fondamentali: la prima è per quanto tempo verranno conservate le immagini registrate e la seconda è chi avrà il diritto di visionare le riprese.