Da sempre usato da bambini e adulti. Scatta il divieto per uno dei prodotti più pericolosi, che cosa è stato scoperto?
Un minerale morbido e versatile, ha affascinato l’umanità per secoli con le sue molteplici applicazioni. Da antiche civiltà che lo impiegavano come pigmento per la pelle e per la cura del corpo, fino alle moderne industrie cosmetiche e farmaceutiche che lo utilizzano come base per prodotti come polveri per il corpo e cosmetici, ha svolto un ruolo significativo nella storia dell’umanità. Ora è scattato il divieto d’uso, vediamo il perché.
Perché è stato vietato l’uso del talco?
Il talco comunemente usato dalle persone è composto principalmente da talco stesso, che è un minerale naturale composto principalmente da magnesio, silicio e ossigeno.
Spesso può contenere anche tracce di altre sostanze, come profumi o agenti anti-agglomeranti, a seconda del tipo di talco e del marchio del prodotto. Nel talco sottoposto a divieto è stata trovata un’altra sostanza, molto pericolosa.
Controversia legale
Il talco prodotto dalla Johnson & Johnson, per oltre dieci anni al centro di controversie legali e di risarcimenti miliardari, è stato soggetto a potenziali contaminazioni da tracce di asbesto crisotile.
Questo tipo di amianto, noto per le sue conseguenze dannose sulla salute, può causare gravi malattie polmonari e tumori, tra cui il mesotelioma e il cancro alle ovaie.
Le indagini condotte dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti hanno portato al ritiro dal mercato del talco tritato, precedentemente considerato sicuro, evidenziando la presenza di questa sostanza nociva.
L’origine del rischio
Risiede nella natura del talco, estratto da rocce che possono contenere altri minerali, tra cui l’amianto crisotile. Questo minerale fibroso, noto anche come crisolito o amianto bianco, appartiene al gruppo degli amianti serpentini e può essere pericoloso per la salute se inalato.
Gli studi scientifici confermano che l’esposizione, compreso il crisotilo, è associata a gravi rischi per la salute, compresi il mesotelioma e il cancro ai polmoni.
Cosa dice la legge?
In Italia è richiesto che il talco utilizzato nei prodotti per il corpo sia privo di amianto, secondo quanto specificato nella IX edizione della Farmacopea Ufficiale.
Poiché è estratto da rocce che possono contenerne tracce, è necessario prestare attenzione durante il processo di estrazione e frantumazione per evitare la contaminazione. È importante sottolineare che non tutte le miniere da cui viene estratto sono interessate dalla sua presenza.
Minerale cancerogeno
L’amianto è stato classificato come cancerogeno dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, a causa del suo potenziale dannoso per la salute umana.
L’esposizione può causare gravi malattie, tra cui il mesotelioma e il cancro ai polmoni. Anche se alcune forme sono considerate più pericolose di altre, tutte le esposizioni presentano rischi significativi per la salute a lungo termine.
E’ fondamentale comprendere i potenziali rischi associati all’esposizione e adottare misure precauzionali per proteggere la propria salute. Sebbene il talco possa offrire diversi benefici come ingrediente cosmetico, è essenziale garantire che sia privo di contaminazioni da amianto e utilizzato in modo sicuro e responsabile.