Questo mese vedrà un aumento nelle entrate economiche di chi ha uno o più figli a carico: la rivalutazione e gli arretrati.
Siamo giunti alla metà di febbraio 2024, e chi ha figli a carico saprà benissimo che come ogni anno, questo mese vede un eventuale incremento delle entrate a causa della rivalutazione. Come confermato dall’INPS, l’Assegno Unico sarà più sostanzioso, con tanto di una maggiorazione dovuta agli arretrati dell’aumento non percepito a gennaio.
Come sappiamo i pagamenti avvengono all’incirca verso il 18/20 di ogni mese; ragion per cui le famiglie si chiedono a quanto ammonterà questo importo. Oltre ad un calcolo generale, è bene ricordare che questo mese è l’ultimo per quanto riguarda l’ISEE presentato nel 2023: da marzo l’importo sarà in base al nuovo calcolo. Per chi non l’avesse ancora fatto, fino al 28 febbraio è possibile presentare la documentazione, questo al fine di non avere ritardi nel pagamento dell’assegno. Altrimenti, l’importo scenderà al minimo (anch’esso maggiorato), per poi ricevere gli arretrati (la differenza), successivamente alla presentazione. Ad ogni modo, per questo febbraio la maggiorazione dell’importo vale per tutti i percettori.
Per avere un’idea di quanto potrebbe spettare di arretrato, bisogna in primis capire di che entità è l’aumento. Gli importi aggiornati dall’Inps a seguito della rivalutazione ammontano al 5,4%: questo vale sia per la quota base che per le eventuali maggiorazioni, ognuna singolarmente.
Se, dunque, poniamo il caso di una quota base massima, ossia di chi ha un figlio minore senza disabilità è il limite minimo ISEE, la somma è passata da 189,20 a 199,40 euro. A cambiare sono state anche le quote di riferimento: se nel 2023 il limite per l’assegno massimo base era di 16.215 euro, per il 2024 l’ISEE minimo sarà quello inferiore ai 17.090,61 euro.
I casi, infatti, sono molteplici. Per questo 2024 prendiamo ad esempio una famiglia con un Isee del 2023 pari a 17 mila euro. Fino al mese scorso, ha ricevuto un assegno di 184,90 euro al netto delle maggiorazioni. Tuttavia, a causa della rivalutazione, rientrerà ora nella fascia Isee che permette di godere dell’importo massimo. Di conseguenza, la quota base dell’assegno aumenterà a 199,40 euro, registrando un incremento di poco meno di 15 euro al mese.
Per capire quale fascia Isee la famiglia ora appartiene, è necessario individuarla presentando l’ISEE. Infine è bene ricordare che per i figli di età inferiore a 1 anno, o 3 anni nel caso in cui ci siano almeno 3 figli minori in famiglia, si applica un’ulteriore maggiorazione del 50% della quota base.
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