La Legge 104 consente ad un insegnante di chiedere il trasferimento in una scuola con sede più vicina alla propria residenza? Un interrogativo con più risposte.
Tutti sappiamo che la Legge 104 nasce con l’intento di aiutare le persone con disabilità a condurre una vita relativamente più semplice. Diverse agevolazioni riguardano la sfera lavorativa, ma c’è anche il trasferimento prioritario ad un’altra sede scolastica perché più vicina alla propria residenza?
La Legge 104 riconosce numerose misure ai lavoratori con disabilità. Il fine è promuovere l’autonomia e il benessere di chi è affetto da una minorazione allontanando il rischio di una discriminazione o dell’isolamento sociale. In ambito lavorativo ci sono i permessi retribuiti di tre giorni al mese ad aiutare il lavoratore disabile.
Si tratta del diritto di astenersi dal lavoro percependo ugualmente il trattamento economico se si ha una condizione di gravità. I permessi sono erogati sotto forma di due ore di permesso giornaliero o tre giorni di permesso mensile.
La Legge 104, poi, stabilisce che il lavoratore con disabilità può chiedere il trasferimento in una sede di lavoro più vicina alla propria residenza e può rifiutare il trasferimento in una sede diversa da quella in cui si trova. Nel comparto scuola tale disposizione si traduce nell’esclusione dalla graduatoria interna d’Istituto dei docenti con Legge 104 proprio per non essere allontanati dalla sede di lavoro principale.
La mobilità del personale scolastico beneficiario della Legge 104 è disciplinata dall’articolo 13 del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo. Al personale che ha bisogno di cure continuative e a coloro che hanno una disabilità viene riconosciuta la priorità ai fini del trasferimento a condizione che appartengano a determinate categorie.
Possono richiedere il trasferimento i docenti con invalidità superiore ai due terzi oppure quelli che soffrendo di gravi malattie necessitano di cure continue. La normativa, poi, stabilisce che sarà necessario specificare come prima preferenza il Comune di residenza o di cure per godere del diritto di priorità e i trasferimenti dovranno essere verso l’interno e verso la Provincia/Comune più vicina alla residenza in caso di indisponibilità nella sede principale.
Secondo la normativa, infine, l’accesso alla mobilità con diritto di precedenza non prevede l’attesa di tre o cinque anni di permanenza per gli insegnanti con Legge 104 e incarico assegnato in una scuola con sede al di fuori del Comune (o Distretto) di priorità. L’articolo di riferimento è il numero 2 comma 2 del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo.
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