Continua l’impegno di questo Governo contro i furbi ma torna il Reddito di cittadinanza. Ecco chi potrà riceverlo ancora.
Incredibile ma vero! Chi temeva di essere abbandonato a se stesso, dovrà ricredersi. Previsti aiuti per tutti al fine di recuperare la maggioranza della manodopera possibile in modo da reinserirla nel mondo del lavoro. Gli altri, invece, saranno aiutati economicamente fino a che sarà necessario. Nessuno rimarrà, quindi, solo. Sono queste le ultime novità della manovra del Governo. Cerchiamo dunque di capire meglio.
Una manovra questa molto importante perché punta a identificare e aiutare quel pezzo della popolazione che è veramente in difficoltà. E non solo! Si cerca infatti di capire se si tratta di una difficoltà momentanea risolvibile oppure se ci si trova davanti a un handicap permanente che impossibilità la persona ad entrare nel mondo del lavoro. In tutti i casi, però, lo scopo del Governo è quello di non lasciare indietro nessuno.
Felicità tra la popolazione che finalmente pare inizi ad avere la sensazione di incominciare a vedere una maggiore presenza dello Stato e un maggior controllo sulla spesa del denaro statale. Sarà questo solo il principio di una manovra volta a far entrare maggiore legalità anche in altri ambiti del mondo sociale? La gente chiede questo a gran voce. Non ci resta altro che attendere e vedere come andranno le cose. Ma nel frattempo sono tanti i cittadini che esultano per questi risultati.
Adesso ache i giovani dovranno andare al lavoro e non potranno più rifiutare proposte di lavoro con paghe bassissime e a nero in quanto non avranno più l’opzione del reddito di cittadinanza. Forse saranno costretti a denunciare. E in questo caso, quale sarà la risposta del Governo? Non ci resta che aspettare per vedere se anche in questo frangente sarà possibile avere un po’ più di giustizia.
Reddito di cittadinanza solo per loro
Gran parte del lavoro stabilito da questa gigantesca manovra ricade sugli assistenti sociali: ovvero, su questi operatori statali che hanno il compito di tutelare la società. È a loro che spetterà il compito di prendersi in carico delle persone più fragili. Chi, infatti, sarà giudicato idoneo al lavoro sarà indirizzato presso gli appositi servizi che gli indicheranno eventuali corsi di formazione per facilitarne l’inserimento nel mondo del lavoro. Negli altri casi, invece, le persone con grande fragilità saranno accudite dagli assistenti sociali. In questo ultimo caso è previsto di continuare ad elargire il reddito di cittadinanza.
Chi sono, dunque, le persone che potranno continuare ad usufruire del reddito di cittadinanza per oltre le sette mensilità previste nel 2023? Si tratta di donne in cinta, tossicodipendenti o persone affetti da patologie mentali che non risultino come disabili, vittime di violenza. Le persone più fragili ovviamente non verranno nemmeno lasciate sole nel 2024 quando però rientreranno nel nuovo assegno di inclusione.