Tasse, sono aumentate moltissimo: la cifra che ha incassato lo Stato è scioccante, riflettendo un trend inquietante che ha visto un incremento significativo negli introiti fiscali, ponendo un ulteriore peso sulle spalle dei contribuenti italiani.
Un’analisi incrociata tra i dati dell’ISTAT e quelli del Bollettino delle entrate tributarie del Ministero dell’Economia rivela un trend preoccupante per le famiglie italiane: un aumento delle tasse nell’ultimo anno (2023-2024). Mentre la pressione fiscale è salita dell’1,2%, il Fisco ha registrato un incremento del 10,9% nelle entrate tributarie nei primi mesi del 2024.
Tasse, sono aumentate moltissimo
Secondo il report dell’ISTAT sul Conto delle Amministrazioni Pubbliche, reso pubblico il 5 aprile 2024, la pressione fiscale in Italia ha toccato il 50,3% nell’ultimo anno, segnando un incremento di 1,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Questo aumento ha avuto un impatto diretto sul reddito disponibile delle famiglie, il quale ha registrato una contrazione dello 0,1%, con una conseguente diminuzione dell’1,0% nella spesa per consumi finali rispetto al trimestre precedente.
Tale dinamica ha comportato una riduzione dell’0,5% nel potere d’acquisto delle famiglie, mentre la propensione al risparmio è cresciuta dell’0,9%, attestandosi al 7,0%. Questo contesto evidenzia una sfida crescente per le famiglie italiane nel mantenere un equilibrio finanziario stabile di fronte a una pressione fiscale in aumento e a una riduzione del potere d’acquisto.
Riflessi sull’economia e sulle famiglie
Questo scenario riflette una realtà ben nota agli esperti economici: con un aumento delle tasse, le famiglie hanno meno disponibilità economica per la spesa, influenzando negativamente settori che dipendono dai consumi interni. L’aumento della propensione al risparmio potrebbe, inoltre, ridurre la domanda di prestiti e investimenti, influenzando negativamente l’attività economica complessiva.
L’analisi dei dati forniti dall’ISTAT mostra un aumento significativo delle imposte correnti pagate dalle famiglie italiane. Nel 2023, queste imposte sono cresciute di 24,6 miliardi di euro rispetto al 2022, registrando un incremento del 10,7%. Questo aumento è principalmente attribuibile alla crescita dell’IRPEF (+10,2%) e delle ritenute sui redditi da capitale e sul risparmio gestito (+23,0%).
Ma non tutti i settori hanno subito un aumento delle tasse. Ad esempio, i contributi a carico dei lavoratori dipendenti sono diminuiti del 4,3%, mentre le prestazioni sociali hanno registrato un incremento del 4,3%, principalmente a causa dell’aumento delle pensioni e delle rendite erogate dagli enti di previdenza.
I dati del Bollettino delle entrate tributarie del MEF indicano un aumento significativo degli incassi per lo Stato. Nel periodo gennaio-febbraio 2024, le entrate tributarie erariali accertate hanno raggiunto i 86.672 milioni di euro, con un aumento di 8.511 milioni di euro rispetto all’anno precedente (+10,9%). Questo incremento è stato trainato principalmente dalle imposte dirette, con l’IRPEF che ha registrato un aumento del 11,5% e l’IRES del 56,7%. Anche se l’IVA ha mostrato solo un modesto aumento dello 0,4%, rimane una fonte significativa di entrate per lo Stato.