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Curiosità

Tagliarsi con la carta: spiegato il vero motivo per cui fa così male quando accade

Tagliarsi con la carta produce un dolore tanto intenso quanto inaspettato, da cosa dipende? Ecco il reale motivo per cui fa così male.

Un foglio di carta è flessibile e leggero ma nasconde delle insidie a dir poco inaspettate. Tagliarsi con questo elemento non è un affare da sottovalutare a seguito del dolore che fin da subito emerge e si palesa molto intenso. Per questo motivo molti si chiedono da cosa derivi quella sensazione visto che si parla di un semplice foglio di carta.

Tagliarsi con la carta: spiegato il vero motivo per cui fa così male quando accade (linkcoorduniv.it)

Ad un primo sguardo nessuno pensa che il foglio di carta possa diventare così tagliente. La verità però è che può risultare affilato per vari motivi come l’area di contatto, la rigidità del foglio e il bordo non lineare e frastagliato. Insomma bisogna iniziare a considerare di assumere una certa cautela quando si maneggia questo elemento.

Alcuni fogli di carta quindi possono procurarci prima un taglio più o meno profondo e poi tanto dolore che ci rende impossibile pensare ad altro. Scopriamo quindi cosa accade nel momento in cui ci tagliamo con un foglio di carta.

Perché fa male quando ci si taglia con un foglio di carta

Tagliarsi con un foglio di carta provoca un dolore molto forte e che pone delle serie domande in merito. Per capire meglio la genesi di questa sensazione bisogna prendere in considerazione le tante terminazioni nervose e i molti recettori del dolore presenti nelle dita delle mani.

Il motivo per cui tagliarsi con un foglio di carta fa così tanto male – (Linkcoordinamentouniversitario.it

Quando avvertiamo una sensazione è perché delle variazioni meccaniche sulla pelle si sono attivate, come una variazione di pressione o di tensione. Ad intercettare queste variazioni sono i terminali delle fibre nervose che traducono lo stimolo tattile in segnale elettrico e lo inviano al grande sistema nervoso centrale.

Solo i polpastrelli contano circa 100 recettori superficiali con un valore che si dimezza già a metà dito, sul palmo si arriva ad 1/5 della quantità descritta in precedenza. Da questo aspetto possiamo capire di come i polpastrelli siano una zona a dir poco sensibile e che, in caso di taglio, provoca un dolore molto ampio.

In alcune circostanze il taglio non è così profondo da arrivare ai vasi sanguigni ma avvertiamo allo stesso modo un certo dolore e fastidio. Questo può dipendere da una ferita esposta troppo a lungo, cosa che ci permette di riparare con un semplice cerotto, oppure dalle sostanze contenute nella carta che possono infiammare la ferita.

Giovanni Cristiano

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