Superbonus, la scadenza si avvicina: quando sarà l’ultima data per richiederlo

Superbonus, la scadenza si avvicina sempre di più: quando sarà l’ultima data per richiederlo e quali sono le implicazioni per coloro che intendono beneficiarne?

Superbonus casa
Superbonus casa – Linkcoordinamentouniversitario.it

La possibilità di trasferire i vantaggi fiscali legati alla ristrutturazione edilizia dei recenti anni sta per essere cancellata. Il termine finale, già prorogato una volta dalla data originaria del 16 marzo, ora è fissato per il 4 aprile. Una volta scaduto questo termine, diventerà impossibile cedere, su un mercato ormai intricato, i crediti accumulati con lo Stato grazie ai benefici per la riqualificazione degli immobili.

Questo argomento è strettamente legato al Superbonus 110%. Sebbene ci siano altri incentivi che nel corso degli anni hanno generato crediti trasferibili, il Superbonus ha avuto un impatto predominante.

Superbonus, la scadenza di avvicina

Il Governo ha fissato il 4 aprile come data ultima per la cessione dei crediti fiscali derivati dagli incentivi edilizi a terzi. Questa scadenza, posticipata rispetto alla data iniziale del 16 marzo, fa parte della strategia governativa per ridurre le spese sostenute per i numerosi provvedimenti adottati in passato al fine di stimolare il settore edilizio e le ristrutturazioni in particolare.

Il Superbonus 110% è quello che sta creando maggiori problemi ai conti pubblici. Il costo di questa misura è risultato essere più del doppio di quanto previsto dalla Corte dei Conti al momento dell’approvazione e continua a incidere pesantemente sul deficit. Secondo i dati dell’Enea, al 31 dicembre 2023, la spesa complessiva ammontava a oltre 100 miliardi di euro.

La possibilità di cedere i crediti fiscali ha reso accessibile la ristrutturazione a molte persone che altrimenti non avrebbero potuto permettersela, ma ha anche dato vita a un mercato dei crediti fiscali derivanti dagli incentivi edilizi.

Superbonus
Superbonus – Linkcoordinamentouniversitario.it

Documentazione necessaria per l’acquisto di crediti fiscali

Per coloro che intendono acquistare crediti fiscali edilizi entro il 4 aprile, è consigliabile procurarsi tutta la documentazione che attesti la legittimità dei crediti stessi. La Cassazione ha stabilito che, se lo Stato scopre che alcuni crediti derivano da lavori irregolari o inesistenti, può procedere al sequestro, anche se sono stati ceduti a enti o privati non coinvolti nella regolarità dei lavori.

Per garantire la legittimità dei crediti, l’acquirente dovrebbe ottenere:

  • Autorizzazione degli interventi edilizi
  • Visura catastale dell’immobile
  • Fatture relative ai lavori eseguiti
  • Attestazioni tecniche sui risultati ottenuti
  • Certificato di conformità fiscale
  • Contratto di appalto con l’impresa che ha eseguito i lavori di ristrutturazione

Verifiche tecniche e mercato dei crediti edilizi

Dopo aver acquisito la documentazione relativa ai crediti, sono consigliate due tipi di verifiche tecniche. La prima riguarda l’analisi dei documenti stessi, per garantire la loro regolarità e proteggersi da eventuali azioni legali da parte dello Stato o del fisco. La seconda consiste nell’ispezione diretta dei cantieri per confermare la regolarità dei lavori e ottenere una maggiore sicurezza.

La scelta dei crediti da acquistare non dipende solo dalla loro legittimità, ma anche dal prezzo. Il mercato ha sviluppato prezzi diversi per questi titoli, in base alla loro scadenza e al rischio associato. Crediti con scadenza più breve sono più monetizzabili e di conseguenza più preziosi, mentre quelli con scadenza più lunga diventano meno attraenti dopo il 4 aprile, quando non sarà più possibile venderli.

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