I soldi alla fine della locazione spettano a tutti, ma non solo quelli della cauzione, anche quelli del tasso legale, lo sanno in pochissimi.
Quando un contratto di locazione arriva a scadenza, all’inquilino spetta la cauzione, ma non solo. In pochissimi sono a conoscenza dell’esistenza del tasso di interesse legale, che spetta di diritto all’inquilino e che il proprietario di casa non si può rifiutare di pagare. Ecco in cosa consiste.
Soldi alla fine della locazione
Ogni contratto d’affitto prevede il pagamento, da parte dell’inquilino, di una cauzione che viene riconsegnata alla scadenza del contratto stesso, se non ci sono danni da riparare all’interno dell’appartamento. Fin qui nulla di nuovo, perchè tutti sono a conoscenza dell’esistenza della cauzione e del suo funzionamento. Quello che invece in pochissimi conoscono è il tasso di interesse, detto “legale”, che viene stabilito ogni anno dal Ministero delle Finanze e che, esattamente come la cauzione, spetta di diritto all’inquilino che lascia l’immobile.
Questo tasso negli ultimi anni è stato talmente basso che anche chi non lo ha riscosso non ha avuto chissà che perdita, ma a causa dell’inflazione ha ricominciato ad alzarsi, per cui da oggi diventa essenziale e conveniente conoscerlo bene. Infatti, se nel 2021 era pari allo 0,1%, nel 2024 è arrivato ad una percentuale del 2,5%, decisamente più interessante. Ecco come funziona e quanto può farti avere alla fine del contratto.
Tasso di interesse legale
Il tasso di interesse legale è un tasso che si calcola sull’importo della cauzione, e che spetta di diritto all’inquilino che lascia l’immobile alla scadenza del contratto, a prescindere dalla cauzione stessa. Questo vuol dire che se alla fine del contratto il proprietario trattiene la cauzione per risistemare l’immobile a seguito di una manutenzione fatta male, deve comunque corrispondere il tasso di interesse. Questo tasso è obbligatorio, e il proprietario di casa non può rifiutarsi di pagarlo, a meno che non sia scritto altrimenti nel contratto (cosa che non accade praticamente mai).
Per fare un esempio pratico, poniamo il caso che a inizio contratto, ossia 3 anni fa, hai versato una cauzione di 2500 euro. Alla scadenza del contratto nel 2024, grazie al tasso del 2,5% gli interessi maturati sulla cauzione equivalgono a 160 euro netti, quindi dal proprietario di casa dovrai ricevere un totale di 2660 euro, e non solamente i 2500 della cauzione. Per verificare a quanto ammonta la cifra che devi ricevere dal tuo proprietario di casa, basta cercare su Google “calcolatore interesse legale”.