La tua pensione è più bassa di mille euro? Arriva l’aumento: ecco come ottenerlo immediatamente dall’INPS. Fai presto.
Al giorno d’oggi, avere una pensione minima corrisponde a una condizione di vita davvero difficile da sostenere. I costo sono aumentati. Il rincaro energetico, l’aumento dei prezzi delle bollette, l’aumento dei prezzi dei generi alimentari di prima necessità, hanno fatto in modo che a stento si riesca ad arrivare a fine mese. Più la pensione è bassa e più il futuro fa paura.
Per fortuna, negli ultimi mesi, è stato deciso che chi ha la pensione inferiore a mille euro, riceverà un aumento. Vediamo insieme quali sono i requisiti per ottenere tale aumento il prima possibile da parte dell’INPS.
Pensione inferiore a 1.000 euro? Ecco come ricevere un aumento
Avere una pensione minima è ormai all’ordine del giorno. Per questo motivo, visto il caro vita attuale, non tutti riescono ad arrivare a fine mese essendo costretti così a chiedere aiuto ai figli, ai parenti e a ridurre al minimo le spese. Per fortuna però negli ultimi anni questa situazione è stata oggetto di numerose ‘critiche’ e soprattutto numerose proposte. Il tentativo da parte del Centrodestra di portare la pensione a circa 1.000 euro è fallito, e si è riusciti ad arrivare solo a 614,77€ mensili. Dunque, come si può ottenere l’aumento della pensione?
La prima cosa da sapere è che raggiungere la soglia di 1.000€, ad oggi, è difficile a meno che non si abbiano altre prestazioni, come ad esempio l’assegno di accompagnamento e così via. Dunque, per avere un aumento se la pensione è davvero molto bassa, si può ricorrere a tali ‘rimedi’:
- Diritti inespressi: questi comprendono tutte quelle prestazioni integrative che aumentano l’importo della pensione. Sono le maggiorazioni sociali e l’integrazione al trattamento minimo, che permettono di arrivare anche a 735,05€. Tutto ciò ovviamente non avviene in modo automatico, ma il titolare della pensione richiedente ha bisogno di presentare la domanda all’INPS.
- Assegno sociale più pensione: quest’ultima è sempre una richiesta che si può fare all’INPS e non spetta solo a chi, raggiunti i 67 anni di età, non è riuscito a raggiungere il diritto al trattamento previdenziale, ma anche a chi ha un importo inferiore all’Assegno sociale stesso.
- Assegno di inclusione: in questo caso coloro che possono fare domanda per questo assegno, sono quelli che vivono in un nucleo familiare di persone di circa 67 anni o hanno con sé una persona disabile. Con questa domanda, alla pensione percepita solitamente viene aggiunto un importo variabile a seconda dei componenti del nucleo familiare.
- Pensione di reversibilità: quest’ultima può sopraggiungere in caso di morte del coniuge. Il superstite ha diritto a circa il 60% della quota di pensione maturata durante gli anni da parte della persona defunta. Questa quota può arrivare anche sino al 100% se in casa si hanno 2 o più figli.