Si aprono le possibilità per molti aspiranti insegnanti grazie all’aggiornamento delle graduatorie scuola
Quello dell’insegnante è un mestiere sempre più in voga negli ultimi tempi. Sono numerose le persone che cercano di iniziare la loro carriera scolastica e a breve sarà possibile provarci.
Come avviene ogni due anni, infatti, è possibile aggiornare la propria posizione nelle graduatorie degli istituti provinciali di tutta Italia. Il 2024, infatti, è l’anno dell’ultimo aggiornamento. Ecco quindi come fare per poter aumentare il proprio punteggio e fare in modo di avere maggiori possibilità di essere chiamati.
Con la nuova riforma delle classi di concorso sono molteplici i dubbi da parte degli aspiranti insegnanti che vorrebbero sapere di più su come procedere per la loro carriera. I maggiori interrogativi riguardano infatti il calcolo del punteggio per coloro che vorrebbero inserirsi in graduatoria e che sono interessanti dagli accorpamenti previsti all’interno della riforma. È infatti davvero molto importante cercare di aumentare le proprie possibilità di poter entrare nella scuola e iniziare la propria carriera scolastica. Ecco quindi alcuni consigli che potrebbero esserti utili.
Secondo Sonia Cannas, esperta di normativa scolastica, ci sono delle importanti considerazioni a cui fare attenzione in merito al calcolo del punteggio per coloro che sono direttamente interessati dagli accorpamenti relativi alle classi di concorso. Secondo la Cannas, continueranno ad esserci due graduatorie distinte per quanto riguarda le supplenze.
Dunque potrebbe esserci una differenza nel calcolo del punteggio che ha a che vedere con i servizi. Si potrebbe infatti continuare a prendere in considerazione il servizio svolto nell’altro grado. Tuttavia, all’interno del decreto viene specificato che i codici alfanumerici compresi nella gestione informatica e dello stato giuridico del personale docente verranno differenziati in base al ruolo di appartenenza. Verranno quindi realizzate delle graduatorie distinte per i due ruoli di appartenenza.
Sarà quindi ugualmente necessario procedere alla compilazione di differenti graduatorie per l’attribuzione delle supplenze. È infine molto importante precisare che la nuova riforma relativa alle classi di concorso non sarà retroattiva. Inoltre, non sono retroattive le modifiche che sono state fatte negli anni precedenti.
Dunque chi aveva il titolo richiesto per poter svolgere il ruolo di insegnante in una classe di concorso specifica, prima del 10 febbraio, potrà usufruire dello stesso titolo. Ad ogni modo si attendono ulteriori chiarimenti da parte del Ministero per rendere ancora più semplice la comprensione dei cambiamenti introdotti dalla riforma.
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