Scuola nel caos: manca il personale e gli studenti perdono molte ore di lezione

Un inizio di anno scolastico piuttosto caotico, quello italiano. Ecco qual è la situazione di studenti ed insegnanti: già troppe le ore perse

Siamo ormai ad ottobre e le scuole sono entrate a pieno ritmo nel nuovo anno scolastico. In teoria, a questo punto, tutte le cattedre dovrebbero essere state coperte e gli alunni dovrebbero godere di lezioni assicurate e ben pianificate, ma per molte classi italiane non è così: gli insegnanti mancano e le ore perse sono infinite. Ecco cosa sta succedendo.

mancanza di personale a scuola
Caos a scuola: mancano gli insegnanti, pessime conseguenze per gli alunni (linkcoordinamentouniversitario.it)

Per quanto in Italia siamo tutti abituati a vivere qualche settimana di assestamento per l’inizio di un nuovo anno scolastico, ci si aspetta che ad ottobre tutto si sia già sistemato e che ogni scuola sia perfettamente organizzata. La realtà ad oggi è però molto diversa: ecco qualche dato.

Allarme scuola italiana: la disorganizzazione regna sovrana

Siamo alle solite: in Italia mancano gli insegnanti e, i supplenti, vivono una situazione di nomine estremamente critica. In un istituto scolastico su cinque non è possibile, ad oggi, avviare le lezioni a tempo pieno: è questa la situazione segnalata e denunciata anche da Il Messaggero, che rivela quindi una perdita del 25% delle ore di lezione. La situazione è riferita soprattutto alle elementari, ma anche medie e superiori ne sono parzialmente coinvolte.

Caos a scuola
Mancano gli insegnanti a scuola, situazione fuori controllo in Italia (linkcoordinamentouniversitario.it)

Ad oggi, gli istituti di primo grado dovrebbero aver predisposto otto ore di lezione giornaliere, che iniziano alle 8.30 e si concludono alle 16.30, con la pausa pranzo e i vari intervalli. Sono ancora molte, però, le scuole che mandano a casa i ragazzi alle 14,30, a causa dell’assenza degli insegnanti. Il disagio per le famiglie è palpabile, specialmente per quelle in cui i genitori lavorano a tempo pieno: in questa situazione, si trovano costretti a dover assumere qualcuno che badi ai figli nel pomeriggio, in assenza di nonni o altri aiuti comodi e gratuiti.

Ad oggi, in Italia ben un insegnante su quattro è supplente e i sistemi informatici che dovrebbero accelerare i meccanismi di assegnazione delle cattedre sono carenti e non efficaci come dovrebbero essere. La diretta conseguenza è una lentezza che coinvolge tutto il sistema e della quale a pagarne sono infine soprattutto i ragazzi: riuscire a intervenire al più presto dev’essere una priorità assoluta, poiché la scuola è uno dei fondamentali diritti di ognuno.

Gestione cookie