Il padre di Andrea Delogu ha subito un atto di diffamazione per davvero? Ecco cosa si sa al riguardo: la vicenda continua.
La storia della diffamazione del padre della conduttrice televisiva Andrea Delogu, cioè Walter Delogu, sta continuando anche in questo momento. Non si avevano notizie di recente, ma adesso la situazione si sta movimentando ancora una volta grazie all’intervento della Procura di Rimini.
Ma che cosa è successo di preciso? Andrea e Giacomo, i figli di Vincenzo Muccioli e Red Ronnie, potrebbero rischiare un processo per aver diffamato Walter Delogu. Si tratta dell’ex autista del fondatore della comunità di San Patrignano. A spiegare la situazione è stata la Procura di Rimini dopo aver notificato l’avviso di conclusione delle indagini. Qui sono state riportate le dichiarazioni diffamatorie contenute in alcune interviste registrate.
Diffamato il padre di Andrea Delogu, la storia non sembra tornare: come si sta evolvendo la vicenda?
Dalle indagini è emerso che Red Ronnie avrebbe messo a rischio la reputazione di Walter Delogu con una affermazione. Lui aveva puntato il coltello verso Vincenzo Muccioli, minacciandolo e chiedendogli del denaro. Walter Delogu, però, è stato sempre lo stesso che ha causato la morte dell’uomo a causa di quel gesto, che da quel che viene detto non era stato accettato. Vincenzo Muccioli, quindi, si sarebbe lasciato morire per salvare San Patrignano.
Nella querela, come abbiamo detto, vengono citati anche i figli di Red Ronnie. A Giacomo Muccioli viene contestato il fatto di aver detto che, il padre di Andrea Delogu, avesse puntato una pistola alla testa della madre. Tutto questo per chiedere 150 milioni di lire. Ad Andrea, invece, di aver detto che Delogu era una figura superflua a San Patrignano e che si era fatto notare per l’estorsione della cassetta.
Ma la questione non è ancora conclusa. Walter Delogu contesta l’intera ricostruzione e afferma che sia completamente falsa. Loro dicono altrettanto, per cui la situazione è sospesa su un filo molto sottile. I rispettivi avvocati avranno 20 giorni di tempo per chiedere un confronto con il PM o presentare una difesa.