Si chiama Bob il robot cameriere che rischia di sostituire il lavoro umano nel settore della ristorazione: è efficiente e costa pochissimo.
La tecnologia fa passi da gigante e sempre in più campi i robot stanno affiancando l’attività umana, in alcuni casi sostituendosi addirittura all’uomo. Questo è il caso di Bob, il robot cameriere che mette a rischio un’intera categoria di lavoratori, ma che risolve parecchie problematiche ai ristoratori.
In Cina è stata creata una bambina robot in grado di interagire, imparare e crescere fino ad un’età mentale di 18 anni, che può aiutare a fare i lavori di casa e ad assistere le persone anziane rimaste da sole, ma il caso di Bob, il robot cameriere, è ancora più preoccupante. Se prima di arrivare a robot assistenti ci vorrà ancora tempo infatti, per i robot camerieri il tempo è già arrivato, e questo mette a rischio l’intera categoria lavorativa. In tutta Italia i robot camerieri sono 250, si aggirano tra i tavolini in totale autonomia e servono le portate ai clienti dei ristoranti.
Dal punto di vista dei ristoratori, questi robot semplificano di molto il lavoro, perchè grazie al loro software si può gestire molto meglio l’intero flusso di lavoro, e anche l’aspetto economico e quello dell’efficienza non sono da sottovalutare. Infatti Bob è in grado di lavorare ininterrottamente per 12 ore, e costa solamente 350 euro al mese. Decisamente sbilanciato rispetto al lavoro umano, che non dovrebbe superare le 8 ore di lavoro e che richiede un pagamento parecchio più alto (giustamente).
Anche se l’intento dei creatori di Bob non è quello di rimpiazzare del tutto i camerieri in carne e ossa, la minaccia per loro è proprio questa. Infatti, se da un lato i robot cameriere consentono agli umani di sgravarsi di alcuni compiti per concentrarsi di più sull’interazione con il cliente, dall’altro quello che fanno è già in sostituzione magari di un apprendista o di un runner. Quello che Bob può fare, oltre a servire ai tavoli, rappresenta anche un’ulteriore fonte di guadagno per il ristoratore, che può far girare campagne di marketing sul suo schermo frontale. Inoltre Bob fornisce indicazioni e sa interagire con i clienti.
Le intenzioni sono sicuramente le migliori, ma quanto poi verranno realmente rispettate? Si parla già di cucine interamente robotizzate, e se in altre parti del mondo queste sono molto apprezzate e già inserite nel quotidiano, da noi sono ancora lontane. Si ribadisce che queste macchine sono pensate per dare supporto all’uomo, che comunque rimarrebbe centrale, ma viene difficile pensarlo quando una macchina può sostituire un lavapiatti o un garzone di cucina nei compiti più elementari e ripetitivi.
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