Sta facendo discutere, e non poco, la rivoluzione delle compagnie aree: anche i passeggeri saranno pesati prima della partenza.
Si è andati ben oltre la sperimentazione dell’anno scorso quando Air New Zealand, compagnia di Auckland battente bandiera neozelandese, che serve 27 destinazioni nazionali e 29 internazionali, in Asia, Europa, America del Nord e Oceania, dette vita a un qualcosa per certi versi unico, suscitando ovviamente un clamoroso polverone.
Più di diecimila passeggeri che volavano con Air New Zealand, a giugno, scelti casualmente, sono stati fatti salire sulla bilancia prima di imbarcarsi sui loro voli. Apriti cielo, i difensori della privacy insorsero, creando non pochi problemi. Il dibattito esplose quando l’importante compagnia aerea spiegò le motivazioni di questo esperimento.
Fu descritta da Air New Zealand come un’iniziativa “essenziale” per garantire “il funzionamento sicuro ed efficiente dell’aereo”, ed era anche un requisito richiesto dell’Autorità per l’aviazione civile del paese. Chi pensava che quell’esperimento isolato dovesse restare tale, si sbagliava di grosso.
Già il ribattezzato “crouch of vergogna”, la posizione adottata quando si fruga in una borsa per rimuovere qualcosa di pesante solo perché il suo peso è di qualche grammo oltre la soglia richiesta per portare un bagaglio a mano in aereo, aveva creato non poche polemiche. Ora, a quanto pare, l’esperimento di Air New Zealand ha fatto proseliti a tal punto che altre compagnie aeree si sono date a questi test, adducendo come spiegazione una sorta di sondaggio a campione.
Da qualche settimana e per tutto il mese di febbraio, aprile e maggio, Finnair estrarrà a sorte dei passeggeri, su un campione scelto puramente a caso, da far salire sulla bilancia. Non tutti ovviamente, altrimenti la rinomata puntualità dei finlandesi andrebbe a farsi benedire. Le misurazioni stanno avvenendo presso l’hub della compagnia di Helsinki Vantaa, nella parte Schengen, area partenze ed extra.
“Registriamo il peso totale e i dati personali del cliente e del suo bagaglio a mano, ma non chiediamo, ad esempio, il nome o il numero di prenotazione”, spiega Satu Munnukka, responsabile dei processi di terra di Finnair. “Necessaria per il funzionamento sicuro dei voli – spiega ancora – qualsiasi informazione raccolta non è collegata in alcun modo ai dati personali del cliente”.
Solo l’addetto al servizio clienti che lavora presso il punto di misurazione può vedere il peso totale e chissà se questa spiegazione basterà a porre fine alle insurrezioni di molti passeggeri. E, soprattutto, chissà se altre compagnie aeree daranno seguito a questa prassi.
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