Fare lo stagista non sempre significa essere sfruttato. In alcune Regioni ci sono retribuzioni soddisfacenti, scopriamo la classifica.
Essere stagista significa imparare un mestiere dall’interno, perfezionare le proprie competenze e migliorare il proprio curriculum vitae. Data l’opportunità concessa, in molti casi le aziende si limitano ad erogare agli stagisti un esiguo rimborso spese ma non è così ovunque.
Gli stage sono dei tirocini extracurriculari per permettono di accedere prima al mondo del lavoro e acquisire esperienza pratica e professionale. Essendo lo stage un’attività formativa e non lavorativa, il tirocinante non è considerato un dipendente dell’azienda ma deve comunque ottenere un’indennità economica che varia in base alla durata e all’ente che ospita lo stagista.
La normativa prevede un retribuzione minima di 300 euro al mese ma ogni amministrazione può aumentare tale importo in base alle ore di impegno dello stagista. I compensi sono esenti da contributi o assicurazioni ma sono soggetti alle trattenute IRPEF con addizionali regionali, comunali e detrazioni. Vediamo in quali regioni si offrono compensi maggiori agli stagisti.
La classifica delle Regioni italiane per compensi agli stagisti
In base alla Regione, la retribuzione dello stagista varia e spesso gli importi sono molto differenti. Dove conviene iniziare uno stage in Italia? La prima posizione della classifica è occupata dal Lazio. Gli stagisti vengono pagati anche 800 euro al mese con una percentuale oraria di presenza minima del 70%. Segue il Friuli Venezia Giulia con compensi variabili tra 300 e 800 euro al mese in base all’orario di lavoro svolto.
Gli importi maggiori vengono erogati per tirocini nella Pubblica Amministrazione. Terzo posto per la Regione Basilicata. Qui uno stagista riceve minimo 600 euro al mese. Scendiamo ad un massimo di 600 euro in Sardegna e Valle d’Aosta. La prima Regione prevede anche ammortizzatori sociali da sommare al compenso da stagista. Il limite massimo di 600 euro interessa anche il Piemonte ma con impegno a tempo pieno.
Le retribuzioni scendono nelle altre Regioni Italiane. In Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Campania gli importi variano da 350 a 500 euro. In Umbria e Abruzzo si attestano mediamente sui 400/500 euro per scendere a 300 euro nelle Regioni rimanenti. Compensi diversi, dunque, per una stessa opportunità che sta acquisendo un ruolo sempre più importante nel mondo del lavoro.
Lo stage, infatti, collega l’istruzione al mondo del lavoro permettendo un graduale inserimento dei giovani in aziende che potrebbero alla fine del tirocinio assumere gli stagisti che hanno svolto un lavoro ineccepibile. La pratica, dunque, può aumentare l’occupabilità.