Punti patente decurtati? Ora puoi fare ricorso facilmente e non perderli

Punti patente, come intervenire in caso di decurtazione per recuperarli ed evitare inutili perdite di tempo: si può presentare ricorso.

In Italia, la decurtazione dei punti della patente è una conseguenza di diverse infrazioni al Codice della strada. Vi sono delle sanzioni che prevedono il taglio di un punto, ma in presenza di infrazioni gravi la decurtazione arriva anche a 10 punti. Per un neo patentato il rischio di dover ripetere esame di giuda teoria e pratica è molto serio (accade quando il punteggio della patente arriva a zero).

ricorso per la decurtazione dei punti
Multa stradale, attenzione al taglio dei punti dalla patente – linkcoordinamentouniversitario.it

Seguire con attenzione il Codice della Strada è necessario per prevenire tali situazioni. Ma la conoscenza delle norme e delle regole stradali può anche essere utile nei casi si ritenga che la sottrazione sia ingiusta e quindi si decida per il ricorso, per riottenere i punti sottratti. Vediamo come procedere.

Punti patente decurtati: quando presentare ricorso

Le modalità di presentazione del ricorso sono due: il ricorso al Prefetto è gratuito e si presenta tramite raccomandata A/R o PEC e quello al Giudice di Pace è soggetto al pagamento del contributo unificato e si presenta tramite deposito in cancelleria. Chiaramente è necessario che le due autorità accolgano le ragioni dell’appello, altrimenti la procedura non è possibile.

Taglio punti appellarsi per sanzione accessoria ingiusta
Verifica della patente di guida e dei punti posseduti – linkcoordinamentouniversitario.it

Molto importante è formulare nel ricorso la richiesta di annullare e sospendere il verbale, nella parte in cui è presente la sanzione accessoria del taglio dei punti dalla patente di guida, con i provvedimenti che l’autorità riterrà opportuno emettere. Alcuni elementi sono importanti. Intanto è bene sapere che il costo del contributo unificato è di 43 euro.

Inoltre si deve ricordare che il ricorso sospende l’obbligo della comunicazione dei dati personali del conducente sanzionato. Infatti se entro 60 giorni dalla notifica del verbale l’automobilista non comunica i dati del conducente, è prevista un’altra sanzione di oltre 280 euro.

Nei documenti che il ricorrente può presentare al Prefetto o al Giudice di Pace c’è anche copia del verbale emesso dagli organi di polizia che hanno effettuato la multa e della eventuale  documentazione fotografica (nel caso di autovelox) usata come prova per la sanzione. Quest’ultima è da richiedere all’Ufficio di polizia locale coinvolto.

Il ricorso si può presentare per un errore formale per un vizio di notifica, per errata contestazione e così via. Importante è rispettare i termini previsti dalla legge per la presentazione del ricorso stesso, con le scadenze che variano secondo del verbale. A questo punto può essere utile la consulenza di un legale in grado di presentare un ricorso ben motivato e corredato di tutte le prove adeguate.

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