Prova a dire questa frase a chi è giù di morale: dicono che funzioni sempre o quasi

Essere di aiuto quando si nota che qualcuno è giù di morale può non essere semplice, c’è un’espressione che sembra però funzionare davvero.

E’ capitato certamente a tutti, e ovviamente anche più di una volta, di essere alle prese con giornate pesanti e di non sapere quando questa fase possa finire. A volte ci si sente come se si fosse dentro a un tunnel e si pensa che nessuno possa esserci di aiuto, nonostante chi ci sta vicino pensi di fare il possibile per sostenersi.

aiutare chi è giù di morale
A ognuno di noi è capitato di vivere fasi difficili nella sua vita – Foto | Linkcooridinamentouniversitario.it

Anzi, ci possono essere delle situazioni in cui si finisce addirittura per prendersela con l’amico o parente che vorrebbe provare a farci risollevare solo perché l’effetto sperato non è stato raggiunto. In questi casi può essere quasi spontaneo dire frasi come “Nessuno mi capisce” o “Nessuno è in grado di aiutarmi”, magari anche senza volerlo. Chi è in difficoltà e conosce qualcuno che è giù di morale ormai da tempo non può che essere interessato a capire se ci siano delle soluzioni congeniali quando ci si trova in questa situazione e si desidera rivedere qualcuno a cui vogliamo bene con il sorriso.

Aiutare chi è giù di morale non è semplice

Vedere una persona a cui si vuole bene giù di morale può fare male, come se si vivesse il dispiacere in prima persona, indipendentemente dal tipo di rapporto instaurato. Non si può che desiderare di riuscire a fare qualcosa per farle scacciare la tristezza, anche se si teme di sbagliare qualunque cosa si faccia e di non ottenere alcun effetto positivo.

E’ quindi bene prestare attenzione alle frasi che si pronunciano in questi casi, che dovrebbero essere di incoraggiamento, in modo tale da spingere chi magari trascorre le sue giornate a piangere a non scoraggiarsi e a pensare che questa possa essere solo una fase temporanea. In questi momenti si vorrebbe innanzitutto avere la certezza o quasi di dover avere solo un po’ di pazienza, ma che presto il sereno potrà tornare.

aiutare persone tristi
Aiutare un’amica triste può essere naturale – Foto | Linkcoordinamentouniversitario.it

E’ proprio per questo che sentirsi dire “Niente impedirà al sole di sorgere di nuovo, neppure la notte più oscura. Poiché oltre la nera cortina della notte c’è sempre un’alba che ci aspetta” darà l’idea di come tutto questo possa diventare presto un brutto ricordo.

E’ capitato poi a tutti di dover affrontare una prova, quali un colloquio di lavoro o un esame, e di non riuscire a superarlo. Questo porta a dubitare delle proprie capacità e a pensare di non essere all’altezza di molte situazioni, ma è sbagliato crederlo. Buddha può quindi essere provvidenziale, non a caso diceva: “Non ho mancato la prova. Ho appena trovato cento modi per farla sbagliata”.

Non si può poi che sentirsi persi quando ci lascia qualcuno che per noi era provvidenziale, in situazioni simili si può fare riferimento ad Alessandro Baricco, che diceva: “Quando muore qualcuno, agli altri spetta di vivere anche per lui”.

A volte ci si può inoltre scoraggiare e si riceve una critica inaspettata, ma farsi condizionare da questo rappresenta un errore. A questo proposito, John Lennon diceva qualcosa di davvero importante: “Quando avevo 5 anni, mia madre mi disse che la felicità è la chiave della vita. Quando andai a scuola, mi chiesero che cosa avrei voluto essere da grande. Io scrissi felice. Mi dissero che non avevo capito il compito, e io dissi loro che non avevano capito la vita”.

Non si dovrebbe inoltre mai essere troppo timorosi quando si deve prendere una decisione o fare il primo passo in una questione ci si sta a cuore, se però si ha fallire dovremmo tenere a mente quanto diceva Johann Wolfgang von Goethe: “Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L’audacia reca in se genialità, magia e forza. Comincia ora”.

Non essere opprimenti

Una persona giù di morale potrebbe manifestare il desiderio di stare da sola per crogiolarsi nel proprio dolore, atteggiamento che non deve essere condannato. E’ importante in questi casi da parte di un amico o familiare rispettare questa volontà, ma allo stesso tempo fargli sapere che non è solo/a. Questo permetterà quando ne sentirà la necessità di parlare apertamente del motivo per cui sta soffrendo.

E’ poi sbagliato esortare a uscire per non pensare a quello che sta vivendo, è come sottovalutare o negare il problema, che si ripresenterà anche dopo due ore di distrazione. Non si deve quindi assolutamente banalizzare il suo stato d’animo, né negarlo, si devono quindi dimenticare del tutto frasi come “C’è chi sta peggio di te” o “Non è poi così tragico”.

Mai dire inoltre “Sono stato depresso anch’io“, è come se si facesse una scala del dolore, al punto tale da pensare che il proprio fosse peggiore. Darsi del tempo per superare tutto è quindi importante, c’è chi ci riesce prima chi meno, ma non c’è chi per questo è da considerare migliore degli altri.

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