Una nuova ricerca ha voluto sperimentare l’uso dello smartphone per prevenire problemi seri come l’ictus. Cosa si è scoperto
Che i cellulari abbiano totalmente stravolto la nostra vita, lo sapevamo, ma che la tecnologia abbia la capacità di salvare vite umane, ce lo aspettavamo meno.
Sappiamo benissimo, infatti, come un telefono di nuova generazione, ci permetta di entrare facilmente in contatto con tutto il mondo: la distanza spazio-temporale si è praticamente annullata. Siamo in grado di ritrovare vecchie amicizie, connetterci con i nostri parenti lontani e, addirittura, svolgere mansioni lavorative, direttamente da casa. È il tempo dello smart working e dei social come possibilità di creare nuove fonti di guadagno. La novità assoluta, però, è rappresentata dalla medicina, che sta iniziando ad avvalersi dell’aiuto di questi “magici” dispositivi.
Grazie ai nostri smartphone, infatti, è, ad oggi, possibile prevenire addirittura un ictus. Una serie di ricercatori del Policlinico Campus Bio-Medico di Roma, sta eseguendo ricerche in merito e i risultati sono davvero sorprendenti. Ci basti sapere che, grazie all’uso mirato del nostro dispositivo mobile, ci sarà possibile salvare la nostra vita e quella dei nostri cari.
Il telefono può prevenire l’ictus: ecco la ricerca che sorprende
Usare il telefono ed essere in grado di prevenire un ictus, sembra essere utopia. Eppure, grazie ai nuovi studi medici, tutto questo è non solo possibile, ma è anche facilmente fattibile.
I ricercatori del Policlinico Campus Bio-Medico di Roma, infatti, hanno messo a punto un sistema tale che permetterebbe di collegare dei dispositivi al telefonino, in grado di misurare diversi parametri, tra cui la frequenza cardiaca. Questa serie di misurazioni aiuterebbe a rilevare se i valori indicano un possibile ictus. Grazie all’utilizzo di questi dispositivi sono facilmente riscontrabili le cause di ictus, tra cui aritmia cardiaca e fibrillazione arteriale.
Il fatto di poter rilevare in modo preventivo questi segnali, dà la possibilità ai medici di mettere in atto una corretta terapia, che previene l’ictus. Un connubio tecnologia-medicina, che si mostra essere davvero utilissimo. In effetti, l’ictus è la terza causa di morte tra gli adulti e i dati indicano che se ne verifica uno ogni tre minuti.
Grazie alla ricerca portata avanti, si è notato come la possibilità di monitorare costantemente un paziente, facendogli indossare uno smartwatch collegato allo smartphone del ricercatore, è davvero salvifica. I ricercatori sono stati in grado, infatti, di diagnosticare per tempo i casi di fibrillazione ed intervenire con la cura adeguata.