Sai che si può prendere la NASPI e lavorare contemporaneamente? Si può fare, ma entro certi limiti dettati dall’INPS.
Quando si parla di NASPI lo si fa in riferimento ad un contribuente disoccupato, ma quello che in molti non sanno è che si può prendere la NASPi anche lavorando, basta rispettare certi limiti imposti dall’INPS. Ecco quali sono e come fare per prendere la doppia entrata.
Prendere la NASPI e lavorare
La NASPI è una misura assistenziale che riceve chi rimane senza lavoro involontariamente e non per propria colpa. Le regole della NASPI vogliono che sia corrisposta per un massimo di 24 mesi ed in misura pari alla metà delle settimane lavorate negli ultimi 4 anni, e che si smetta di riceverla quando si trova un nuovo lavoro. In realtà le cose non sono proprio così rigide, perchè ci sono casi in cui si può sia lavorare che percepire la NASPI, sia con uno stipendio che tramite lavoro autonomo. Per riuscire ad avere questa doppia entrata bisogna rispettare dei limiti di reddito definiti dall’INPS, e proprio questi sono stati recentemente aumentati.
La normativa prevede, per i percettori della NASPI, la piena cumulabilità dei redditi, purchè i redditi da lavoro (dipendente o autonomo) rimangano al di sotto di determinate soglie. Questa cumulabilità vale anche per chi percepisce la DIS.COLL, ossia l’indennità per i disoccupati che proviene dai rapporti per collaborazione, ma per questi ultimi a valere sono solamente i redditi da lavoro autonomo e parasubordinato (quindi non possono percepire redditi da lavoro subordinato se vogliono continuare a prendere la NASPI).
I requisiti da rispettare
I vincoli riguardano sia il reddito percepito con il nuovo lavoro, che il tipo di contratto, perchè se si tratta di un contratto a tempo indeterminato, sia la NASPI che la DIS.COLL vengono revocate. Riguardo i limiti reddituali, questi sono fissati alla no tax area, ossia quella soglia di reddito al di sotto della quale i contribuenti non sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi. Quindi, se sei disoccupato e percepisci la NASPI, ma trovi un lavoro a tempo determinato il cui reddito non ti fa superare la soglia della no tax area, puoi continuare a ricevere la NASPI e contemporaneamente lavorare.
La cosa fondamentale da fare, quando si trova un nuovo lavoro mentre si percepisce la NASPI, è comunicare all’INPS il reddito annuo presunto, in modo che l’Istituto possa calcolare la misura dell’indennità da erogare e anche il reddito complessivo. Con la Riforma Fiscale la no tax area è aumentata, ma solamente in riferimento ai lavori subordinati e parasubordinati, e di conseguenza è salita anche la soglia di reddito da rispettare per i beneficiari della NASPI. Nello specifico, nel 2023 la soglia della no tax area era di 8.173,91 euro, mentre nel 2024 è arrivata a 8.500 euro all’anno.
Il reddito da lavoro autonomo mantiene invece la medesima soglia, ossia 5.500 euro all’anno, così come i lavori occasionali, che restano fissati a 5.000 euro all’anno. Rimanendo al di sotto di questi importi non è necessario nemmeno fare la comunicazione all’INPS.