Come sta il re dei conduttori televisivi Pippo Baudo? Oggi ha 87 anni e si è allontanato dalla tv da qualche tempo.
Lui è la leggenda delle televisione italiana: conduttore e autore, ha segnato decenni del piccolo schermo attraversando e raccontando il nostro Paese. Ha lanciato nel mondo della musica e dello spettacolo tantissimi talenti ed è uno dei volti televisivi più amati dal grande pubblico.
Stiamo parlando di Pippo Baudo, all’anagrafe Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo. Nella serata di ieri, il conduttore catanese è stato omaggiato da Lorella Cuccarini e in queste sere del Festival 2024 si stanno sprecando i paragoni tra Amadeus e lo stesso Baudo. Il conduttore ravennate ha superato per share la leggenda Baudo il quale, però, detiene il record di Sanremo condotti, ben 13, di cui 7 anche in veste di direttore artistico.
Come sta oggi Pippo Baudo
Nelle scorse settimane, Pippo Baudo è riapparso in tv, in collegamento con Carlo Conti su Rai Uno, in occasione del programma evento, Rischiatutto 70. Nella trasmissione, che omaggia i 70 anni della Rai, non poteva di certo l’intervento di Baudo, volto per decenni della televisione pubblica. Il conduttore ha lasciato la tv da diversi anni, anche se è stato spesso ospite di diverse trasmissioni televisive. Negli ultimi tempi si sono riconcorsi spesso rumors sulle condizioni di salute del conduttore, tutte smentite dalla famiglia e dallo stesso Baudo. Oggi il conduttore vive a Roma circondato dall’amore della famiglia.
Pippo Baudo ha due figli: Alessandro, nato nel ’62 e riconosciuto nel 1996, nato dalla relazione con Mirella Adinolfi e Tiziana, oggi sua assistente e segretaria, nata nel 1970 e nata dalla storia d’amore con Angela Lippi. Il conduttore è nonno di Nicholas e Nicole, figli di Tiziana, e Sean, figlio di Alessandro. Sean, nel 2010, ha avuto un figlio, rendendo dunque Baudo bisnonno.
Non tutti sanno che il conduttore, in passato, ha lottato per diverso tempo con un tumore alla tiroide. Erano gli anni ’70 e per Pippo Baudo fu un periodo molto difficile: “Quasi contemporaneamente a me si era ammalato dello stesso tipo di tumore anche mio padre, l’uomo più importante della mia vita, con cui avevo un rapporto straordinario. Ma lui non ce l’ha fatta ed è morto soffrendo molto. Nel mio caso, invece, quel nodulo, quell’esplosione esterna della malattia mi ha salvato perché mi ha permesso di intervenire subito”.