Cosa prevede la normativa sulle prestazioni economiche per chi ha un’invalidità, riconosciuta, al 51%? Facciamo chiarezza
Il riconoscimento del tipo di invalidità viene associato a specifiche percentuali, ognuna delle quali può accedere a determinate prestazioni economiche o a determinati servizi. Qualora l’invalidità riconosciuta sia pari al 51%, che cosa si può ottenere come forma di supporto per far fronte alle difficoltà della vita quotidiana?
Da questo punto di vista ci sono buone e cattive notizie. Infatti, anche se non sono previste erogazioni ‘dirette’ di denaro, vi sono una serie di benefit che consentono di risparmiare moltissimi soldi, che pertanto potranno essere risparmiati. Facciamo chiarezza.
Invalido al 51%, a cosa si ha diritto? Ecco che cosa prevede la normativa italiana
Gli invalidi al 51% non hanno diritto ad ottenere l’assegno mensile di assistenza, l’assegno ordinario di invalidità o la pensione di inabilità versate con percentuali di invalidità superiori (67 o 74% e in alcuni casi con il requisito contributivo. Ciò non toglie che si possano ottenere numerosi benefici, tra spese ridotte o forniture gratuite, ed il risparmio sarà assicurato.
Un esempio? L’esenzione parziale del ticket sanitario per tutte le prestazioni strettamente legate alla patologia invalidante; per ottenerla i requisiti sono essere invalido di guerra con codice di esenzione G02 oppure invalido per servizio con codice di esenzione S03. Inoltre, si ha il diritto di richiedere, gratuitamente, protesi ed ausili evitando in tal modo di spendere ingenti quantità di denaro; sarà il SSN a garantire la copertura economica per questo tipo di dispositivi. Occorre la prescrizione fornita da un medico specialista.
Altro importantissimo beneficio per un invalido al 51% riguarda la possibilità di iscriversi alle categorie protette nonché alle liste per il collocamento privato semplicemente recandosi ad un Centro per l’impiego territoriale. Alle categorie protette appartengono le persone in età lavorative con minorazioni fisiche, sensoriali o psichiche oltre ai portato di handicap intellettivo in possesso di invalidità superiore al 44%. Gli invalidi del lavoro il cui grado di invalidità sia almeno del 33%; i ciechi assoluti il cui residui visivo non sia superiore a 1/10 ad entrambi gli occhi, i sordi con sordità dalla nascita o prima di apprendere la parola; gli invalidi civili di guerra e per servizio. Ed infine le persone che percepiscono l’assegno di invalidità civile.
Altro importantissimo benefit è il congedo per cure: si hanno diritto ad un massimo di 30 giorni l’anno di congedo retribuito extra assenze per malattia, a carico dell’azienda. Occorrerà preventivamente verificare, dunque, che questo specifico tipo di assenze sia consentito dal contratto collettivo di riferimento.