Il destino del Mercante in Fiera di Pino Insegno sembra ormai segnato: che fine farò lo show che non guarda nessuno?
Che il Governo Meloni fosse un governo conservatore era assolutamente chiaro, quindi la scelta di tornare indietro sul palinsesto, proponendo un game show degli anni Novanta può essere considerata lineare e prevedibile.
Quello che probabilmente però non ci si aspettava è che il game show di Pino Insegno potesse essere un buco nell’acqua così clamoroso. Il programma non ha mai toccato il 3% di share, assestandosi su risultati bassissimi per tutte le puntate fin dalla prima messa in onda.
Per alcuni la colpa sarebbe del format, ormai considerato superato e poco interessante, quindi incapace di generare quell’effetto nostalgia su cui evidentemente puntavano coloro che avevano pensato di riproporlo. Un’altra possibilità potrebbe essere che Pino Insegno non sia più un personaggio così apprezzato: la sua vicinanza personale a Giorgia Meloni e le sue simpatie politiche potrebbero averlo reso, agli occhi del pubblico Rai un insopportabile “raccomandato”.
Quali che siano i motivi alla base del clamoroso fallimento del Mercante In Fiera, la RAI ormai le ha provate tutte, anche il rodatissimo sistema dello “scorporo”. Questo sistema, adottato da moltissime emittenti in vari Paesi del mondo, consiste nel dividere un programma debole in due tranche, ponendo tra le due un segmento televisivo più forte (cioè un programma più visto) che riesca a fare da “traino” alla seconda parte. A fare da “traino” i dirigenti Rai avevano messo le anticipazioni del Tg2 ma, evidentemente, non è stato sufficiente.
Il destino di Pino Insegno in RAI
Prendendo atto di quello che sta accadendo, i dirigenti RAI hanno davanti a sé soltanto due scelte: la prima è la più drastica in assoluto, cioè sospendere il programma e sostituirlo con qualcos’altro. Considerando che avviare un nuovo programma è comunque una grossa spesa, per alcuni la RAI avrebbe fatto meglio a optare per l’ennesima messa in onda di un vecchio telefilm. Magari i risultati sarebbero stati i medesimi ma, di certo, ci sarebbero state molte meno spese e molte meno figuracce a livello di auditel.
Una scelta più “morbida” ma che comunque potrebbe riuscire a mettere una pezza al disastro attuale potrebbe essere quella di mantenere il programma spostandolo in un segmento di programmazione completamente diverso. Un’ipotesi coraggiosa ma interessante sarebbe piazzare Il Mercante in Fiera in contemporanea a La Vita in Diretta di Matano e a Geo, che in quel momento va in onda su Rai 3.