Salvaguardare il proprio veicolo: evitare danni causati dall’inserimento accidentale di acqua durante il rifornimento di carburante
Nel corso della vita di ogni automobilista, può capitare di incontrare inconvenienti legati al rifornimento di carburante. Uno dei problemi più comuni è rappresentato dall’eventuale presenza di acqua nel carburante, che può danneggiare il veicolo e causare malfunzionamenti improvvisi.
In questo articolo, esploreremo le cause di questo problema e i diritti dei consumatori in caso di danni al veicolo dovuti all’acqua nel carburante.
Acqua nel carburante: come evitare danni al veicolo durante il rifornimento
Molti automobilisti hanno sperimentato la sgradita sorpresa di dover fare i conti con guasti improvvisi dopo aver fatto rifornimento di carburante. Questo spiacevole inconveniente è spesso causato dall’inserimento accidentale di acqua nel serbatoio durante il rifornimento. Primo Mastrantoni, Segretario Nazionale dell’Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (Aduc), fornisce dettagli utili per comprendere meglio questa situazione.
Evitare di rifornire il veicolo se una autobotte è presente nella stazione di servizio potrebbe prevenire futuri problemi. Questo perché, nelle cisterne delle stazioni di servizio, oltre al carburante, può esserci una certa quantità di acqua, che si deposita sul fondo e non viene “pescata” durante il normale rifornimento. Quando una autobotte rifornisce la cisterna, la turbolenza può mescolare acqua e carburante, portando all’immissione di acqua nel serbatoio dell’automobile. Questo può causare danni al carburatore e ai cilindri, rendendo l’avviamento del motore difficile o addirittura impossibile dopo alcuni chilometri.
Se si verifica un guasto a causa dell’acqua nel carburante, il consumatore ha il diritto di richiedere un risarcimento del danno. È importante conservare una prova del rifornimento di carburante, come lo scontrino o il pagamento con carta di credito. Dopo un tentativo iniziale di risolvere la questione in via amichevole, se il venditore rifiuta il risarcimento, il consumatore può inviare una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno per mettere in mora il venditore. In caso di ulteriore rifiuto, il consumatore può ricorrere al Giudice di Pace per ottenere un risarcimento.
Una sentenza favorevole all’automobilista è stata pronunciata dal Giudice di Pace di Perugia (sentenza n. 400 del 18 aprile 2015), sulla base delle norme contenute nel Codice del Consumo, che stabiliscono che il venditore è tenuto a consegnare beni conformi al contratto di vendita. In conclusione, è importante essere consapevoli dei rischi associati al rifornimento di carburante quando una autobotte è presente nella stazione di servizio. Seguire precauzioni adeguate e conoscere i propri diritti come consumatori può aiutare a prevenire problemi e ottenere un adeguato risarcimento in caso di danni.