Gli anziani che hanno scelto di godersi le loro pensioni fuori dall’Italia potrebbero dover cambiare i loro piani.
Tutti gli anziani che hanno maturato una pensione hanno sacrosanto il diritto di far ciò che vogliono con i soldi accreditati loro dalla previdenza sociale. E in tanti, negli ultimi anni, hanno reputato conveniente o interessante trasferirsi fuori dai confini nazionali. Vuoi per il bel clima di certi Paesi. Vuoi per il costo più basso della vita. O vuoi per la tassazione agevolata garantita da alcune destinazioni.
Ma la pacchia sembra finita. O almeno pare che il trend della fuga degli anziani e delle loro pensioni sia ormai un fenomeno destinato a mitigarsi. I dati sono inequivocabili: i pensionati italiani stanno tornando a casa. Chi si era trasferito alle Canarie, in Portogallo, in Marocco o in qualche altro Paese suggestivo non ha più troppa convenienza nel vivere all’estero.
Non che l’Italia sia tornata una destinazione così invitante per gli anziani: il fatto è che le pensioni all’estero, ora, valgono meno. Molti dei vantaggi fiscali un tempo garantiti ai pensionati italiani oltre i confini nazionali stanno svanendo. L’INPS aveva chiesto infatti più volte al Governo di intervenire per fermare l’esodo.
Ogni anno lo Stato versa assegni pensionistici a più di 400 mila pensionati residenti all’estero. Il costo totale è superiore ai 3 miliardi di euro. L’Italia vuole offrire incentivi ai pensionati che scelgono di tornare nel Belpaese. Per esempio, un pensionato che rientra in un comune del Sud di piccole dimensioni ha diritto a uno sconto sull’aliquota sui redditi per 9 anni.
E dove non arrivano gli incentivi, hanno successo i disincentivi. Reazioni fiscali, sotto forma di accordi con gli altri Paesi per far cessare le agevolazioni dedicate agli immigrati con pensione. Paesi come il Marocco, la Tunisia, la Romania e la Grecia non hanno alcuna intenzione di eliminare gli sgravi che attirano i pensionati italiani. Ciononostante, la fuga coinvolge anche queste nazioni. Perché?
Probabilmente perché un assegno pieno non basta a coprire le spese per vivere all’estero: i costi degli affitti sono lievitati un po’ dovunque. Inoltre in molti Paesi esteri la sanità non è garantita e gratuita, e quindi le spese mediche sono gravose.
E poi si ha paura che si arriverà anche in altre nazioni agli stop ai benefici per i pensionati all’estero. Si è partiti con una stretta fiscale per le pensioni corrisposte agli italiani residenti in Portogallo. Lo scorso novembre, il Governo ha collaborato con il Portogallo per mettere fine a tutti gli sgravi fiscali dedicati ai percettori di pensione italiani.
E così, secondo gli ultimi dati, gli anziani italiani hanno smesso di pensare a un trasferimento in Portogallo per godersi la pensione su un paesino affacciato sull’oceano. Pare che i trasferimenti siano calati nell’ultimo biennio del 73,3%. Sono scemati anche gli spostamenti verso la Germania, il Belgio e la Gran Bretagna.
Il bagno è uno degli ambienti più utilizzati e funzionali della casa, e mantenere un…
Il colosso dell'e-commerce Amazon non sembra perdere un solo colpo: basti pensare che ha registrato…
L'autunno è la stagione perfetta per sperimentare nuovi colori nel trucco, e il rossetto è…
Questi segni zodiacali vivranno un mese ricco di soddisfazioni professionali, con molte opportunità, offrendo loro…
Prima di accedere all'home banking, è fondamentale fare un controllo per evitare di cadere vittima…
La miscela casalinga che aiuta a prevenire che i panni sbiadiscano è una soluzione efficace…