Pensioni di reversibilità: INPS sta chiedendo le restituzioni, come difendersi

Controlli dell’Inps in corso: ecco come difendersi dalle richieste di restituzione delle pensioni di reversibilità   

L’INPS sta attuando controlli incrociati sui beneficiari delle pensioni di reversibilità, richiedendo restituzioni a coloro che hanno percepito redditi aggiuntivi oltre determinate soglie.

Inps e procedura per restituzione delle pensioni di reversibilità
Inps, come gestire le richieste di restituzione delle pensioni di reversibilità (linkcoordinamentouniversitario.it)

Questa situazione può generare preoccupazione e incertezza tra i pensionati. Ma procediamo un passo alla volta. Scopriamo insieme in questo articolo come difendersi da tali richieste, quali strategie adottare e i passi da seguire per affrontare questa situazione in modo efficace e chiaro.

Pensioni di reversibilità: come affrontare le richieste di restituzione dall’INPS

La restituzione della Pensione di Reversibilità può essere richiesta in determinati casi se il beneficiario percepisce redditi aggiuntivi che superano alcune soglie specifiche. Questi controlli vengono effettuati ciclicamente dall’INPS per verificare l’idoneità del beneficiario al ricevimento della pensione. I controlli attuali riguardano i pensionati ex INPDAP, verificando i redditi dichiarati nel 2020 e i dati del casellario centrale degli anni 2019 e 2020.

Pensione di reversibilità- mini-guida
Pensioni di reversibilità: Strategie efficaci per gestire le richieste di restituzione dall’INPS (linkcoordinamentouniversitario.it)

Se i redditi aggiuntivi superano un certo limite rispetto al trattamento minimo annuo del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, la pensione di reversibilità può essere decurtata fino al 50% dell’intero importo. Tuttavia, la decurtazione non può superare l’importo totale dei redditi aggiuntivi secondo una sentenza della Corte Costituzionale.

Per evitare la restituzione della pensione di reversibilità, è fondamentale rispettare le regole stabilite. Ad esempio, se si percepiscono redditi aggiuntivi superiori a tre volte la somma minima del fondo pensione, la pensione di reversibilità potrebbe essere decurtata del 25%. L’INPS comunica la decurtazione prima di applicarla e fornisce un periodo di trenta giorni per contestare la decisione e presentare eventuali documenti che possano rettificare la situazione.

La pensione di reversibilità è destinata ai parenti prossimi di un lavoratore defunto e può variare in base alla composizione del nucleo familiare. Se il trattamento non è conforme alle regole, l’INPS può richiedere la restituzione delle somme indebitamente percepite, trattenendo gli importi dovuti direttamente dal cedolino pensionistico. In sostanza, per evitare la restituzione della pensione di reversibilità, è importante rispettare le regole e assicurarsi che i redditi aggiuntivi non superino le soglie stabilite.

Affrontare le richieste di restituzione delle pensioni di reversibilità da parte dell’INPS può essere un processo complesso. Per tale ragione, comprenderne le regole, adottare strategie adeguate e seguire le procedure indicate si rivelano essere passi cruciali al fine di gestire adeguatamente questa situazione con efficacia. Una gestione oculata e una conoscenza approfondita delle normative possono aiutare a difendersi in modo chiaro e consapevole.

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