Pensioni: arriva il taglio dell’ultim’ora: proteste e polemiche per la decisione appena comunicata

Un’altra batosta si abbatte sui pensionati: nuovi tagli sulle pensioni. Vediamo insieme cosa cambierà dal prossimo anno.

Il 2024 non sarà un anno fortunato per i pensionati. Il Governo Meloni, per rimpolpare le casse dello Stato, ha deciso di apportare tagli agli assegni previdenziali. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.

Tagli sulle pensioni
Pensioni più basse nel 2024/ Linkcoordinamentouniversitario.it

Il 2023 era iniziato benissimo per i pensionati: rivalutazione degli assegni dell’8,1% più un’ulteriore rivalutazione per le pensioni minime che sono passate da 563,74 euro al mese a 600 per chi ha almeno 75 anni. Sembrava possibile arrivare a tagliare il traguardo delle minime a 1000 euro al mese promesso da Forza Italia. Purtroppo non sarà così.

Non solo le pensioni minime non si avvicineranno neanche a mille euro al mese ma, dal prossimo anno, anche tutte le altre pensioni subiranno tagli importanti. La situazione in cui versano le casse dello Stato è grave, le risorse a disposizione del Governo sono troppo poche e per recuperare fondi l’Esecutivo ha deciso di mettere mano proprio alle pensioni.

Tagli sulle pensioni: cosa accadrà nel 2024

Il 2024 non sarà un anno fortunato per i pensionati. Le pensioni saranno molto più basse del previsto e decisamente insufficienti a far fronte all’inflazione e ai rialzi. Vediamo come cambieranno le pensioni il prossimo anno.

Pensioni nel 2024
Ecco cosa cambierà nel 2024/ Linkcoordinamentouniversitario.it

Per prima cosa la percentuale di rivalutazione prevista per il 2024 sarà molto inferiore rispetto a quella del 2023. È probabile che dall’attuale 8,1% si passerà al 5,6%. Già questa è una batosta enorme ma non è ancora finita. Infatti verranno rivalutate del 5,6% solo le pensioni fino a 4 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps: per tutte le altre la percentuale di indicizzazione sarà più bassa.

Secondo le prime stime, ipotizzando che la percentuale di rivalutazione sarà davvero del 5,6% e non scenda ulteriormente, il prossimo anno gli assegni previdenziali verranno rivalutati secondo il seguente schema:

  • le pensioni tra 4 e 5 volte l’assegno minimo, saranno rivalutate del 90%;
  • le pensioni tra 5 e 6 volte l’assegno minimo saranno rivalutate del 53%;
  • le pensioni tra 6 e 8 volte l’assegno minimo saranno rivalutate del 47%;
  • le pensioni tra 8 e 10 volte l’assegno minimo saranno rivalutate del 37%;
  • le pensioni oltre 10 volte l’assegno minimo saranno rivalutate del 22%.

Quest’ultima fascia reddituale sarà fortemente penalizzata in quanto la rivalutazione passerà dal 32% del 2023 al 22% del 2024. Piccolo aumento, invece, per chi ha una pensione tra 4 e 5 volte l’assegno minimo: per costoro la rivalutazione salirà dall’attuale 85% al 90%.

Le pensioni minime aumenteranno ma meno del previsto. Dalle prime informazioni pare che, per chi ha almeno 75 anni, dovrebbero passare dagli attuali 600 euro a 615 euro al mese. Tutto questo si affianca ad una “rivoluzione” dei requisiti per accedere alla pensione anticipata. Infatti il Governo, all’ultimo, ha cancellato d’un sol colpo Quota 103, Ape sociale e Opzione donna.  A partire dal 2024 sarà quasi impossibile riuscire ad andare in pensione prima di aver compiuto 63 anni e anche chi ha 63 anni dovrà comunque soddisfare un requisito contributivo molto alto.

 

 

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