L’Ape sociale è stata prorogata fino al 31 dicembre, ma con nuovi limiti di età e motivi di revoca: ecco cosa dice l’ultima circolare dell’Inps.
Novità sul fronte della pensione sociale, o Ape social che dir si voglia. L’opzione sarà accessibile fino al 31 dicembre prossimo, ma con un innalzamento del requisito anagrafico e nuovi limiti di incumulabilità dell’anticipo pensionistico con i redditi di lavoro. A chiarirlo è l’Inps con la circolare numero 35 del 20 febbraio. Vediamo insieme i passaggi principali.
![pensione sociale cambia età per ottenerla](https://linkcoordinamentouniversitario.it/wp-content/uploads/2024/02/banconote-euro-anziani-seduti-su-monete-21.2.24-Linkcoordinamentouniversitario.it_.jpg)
Le disposizioni rese note dall’Inps si applicano anche nei confronti dei lavoratori che hanno maturato i requisiti per l’accesso alla pensione sociale negli anni precedenti e non hanno presentato la relativa domanda di verifica, così come ai soggetti decaduti dal beneficio per varie cause (come il superamento dei limiti reddituali annuali) e ripresentano domanda quest’anno.
Tutti i requisiti per accedere all’Ape sociale 2024
La novità più importante è che l’accesso all’Ape sociale dal 1° gennaio 2024 è riservato a soggetti che al momento della domanda abbiano un’età anagrafica di almeno 63 anni e 5 mesi, o comunque la perfezionino entro il 31 dicembre 2024. Altro elemento fondamentale da tenere presente è il nuovo regime di incumulabilità con i redditi di lavoro per coloro il cui accesso al beneficio sia certificato nel 2024. Per i richiedenti che hanno ricevuto la certificazione per l’accesso al beneficio in anni precedenti, invece, trova ancora applicazione il regime di incumulabilità per cui “l’indennità è compatibile con la percezione dei redditi da lavoro dipendente o parasubordinato nel limite di 8.000 euro annui e dei redditi derivanti da attività di lavoro autonomo nel limite di 4.800 euro annui”.
![pensione sociale cambia età per ottenerla](https://linkcoordinamentouniversitario.it/wp-content/uploads/2024/02/monete-orologio-21.2.24-Linkcoordinamentouniversitario.it_-1.jpg)
Nel dettaglio, le nuove disposizioni prevedono che il titolare di Ape sociale con accesso al beneficio certificato nel 2024 decada dall’indennità se svolge attività di lavoro dipendente o autonomo, o lavoro autonomo occasionale da cui derivino redditi superiori al limite di 5.000 euro lordi annui. Di conseguenza, i percettori del beneficio dovranno comunicare all’Inps l’eventuale ripresa di attività di lavoro dipendente o autonomo con superamento del limite reddituale di 5.000 euro lordi annui previsto per il lavoro autonomo occasionale, entro 5 giorni dal momento in cui si verifica tale circostanze. Dopo di che, oltre al recupero dell’indebito, saranno dovuti anche gli interessi legali. va da sé che l’Inps provvederà a effettuare controlli e verifiche capillari grazie alla consultazione delle banche dati disponibili e attingendo ai dati reddituali rilevati dall’Agenzia delle Entrate. I furbetti sono avvisati…