Nuove disposizioni che influenzeranno chi vuole pensionarsi nel 2024 e oltre. Ecco come cambia la pensione di vecchiaia anticipata
L’Inps ha recentemente emanato la circolare n. 46 del 2024, ufficializzando le modifiche introdotte dall’ultima legge di Bilancio per quanto riguarda le pensioni di vecchiaia e anticipata. Queste novità, che interessano non solo coloro che prevedono di pensionarsi nel corso del 2024 ma anche negli anni successivi, rivisitano i criteri di accesso a tali benefici. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
In particolare, le modifiche confermate dall’Inps riguardano i lavoratori totalmente inseriti nel regime contributivo, cioè coloro che hanno accumulato contributi esclusivamente dopo l’1 gennaio 1996. Per questi lavoratori, sia per la pensione di vecchiaia che per l’opzione contributiva di quella anticipata, viene ora richiesto un requisito economico oltre a quelli anagrafici e contributivi.
L’Inps ha anche confermato che per le lavoratrici madri è ancora applicato il “bonus contributivo”, che consente di anticipare l’età pensionabile di 4 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 1 anno. In alternativa, queste lavoratrici possono optare per un calcolo di pensione più vantaggioso, con un coefficiente maggiorato in base al numero di figli.
La novità principale riguarda la pensione di vecchiaia, dove il requisito contributivo è stato rivisto. Prima, si richiedeva che la pensione fosse almeno pari a 1,5 volte il valore dell’Assegno sociale. Ora, dal 2024, è sufficiente raggiungere un importo pari all’Assegno sociale stesso, attualmente fissato a 534,41 euro al mese. Considerando le regole di calcolo del regime contributivo, questo importo si raggiunge con circa 20 anni di contributi e uno stipendio annuo medio di circa 18 mila euro lordi.
Per quanto riguarda la pensione anticipata contributiva, si è reso più rigoroso il requisito economico, portando la soglia a 3 volte il valore dell’Assegno sociale. Tuttavia, per le lavoratrici madri con almeno due figli, la soglia è stata ridotta a 2,6 volte. Questo significa che per ricorrere a questa opzione per anticipare l’accesso alla pensione di 3 anni, è necessario aver maturato un assegno almeno pari a un determinato valore, che varia a seconda della situazione familiare.
Inoltre, è importante notare che per coloro che scelgono l’opzione contributiva della pensione anticipata, l’assegno decorre dopo 3 mesi dalla maturazione dei requisiti. È anche stabilito un limite massimo per l’assegno percepito, che non può superare 5 volte il trattamento minimo previsto dalla legge.
Dunque, le modifiche introdotte riguardano sia la pensione di vecchiaia che quella anticipata, con un’attenzione particolare ai requisiti economici aggiuntivi per i lavoratori contributivi puri. Queste nuove disposizioni influenzeranno chiunque abbia in programma di pensionarsi nel 2024 e oltre, portando a una revisione dei piani pensionistici e delle aspettative economiche.
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