I pensionati non riescono a capire per quale motivo la pensione del mese di marzo sia stata sospesa: milioni di italiani sono senza parole.
Il sistema pensionistico italiano attuale deve purtroppo affrontare una serie di problemi, alcuni dei quali riguardano l’economia, la denatalità e l’aumento dell’aspettativa di vita. Uno dei fattori più importanti che incide notevolmente sulle pensioni è senza dubbio la denatalità: tra gli anni ’50 e ’60 nascevano infatti più di 900.000 bambini all’anno. Nel 1964 si raggiunse addirittura il picco di un milione di neonati; oggi si raggiungono invece i 400.000. La nuova generazione è pertanto estremamente importante per creare un perfetto equilibrio tra contributi versati e pensioni pagate.
Non è un buon segno quando in un paese ci sono contemporaneamente poche nascite e molti anziani over 90. I pensionati italiani hanno recentemente ricevuto un’altra notizia negativa: i pagamenti risultano infatti sospesi nel mese di marzo.
Alcuni pensionati sono rimasti letteralmente senza parole quando hanno visto la propria pensione del mese di marzo sospesa. Stando alle ultime dichiarazioni degli esperti, la sospensione si estenderà anche per i successivi mesi. Per quale motivo sta succedendo tutto questo? In realtà, la motivazione è piuttosto semplice: il blocco dei pagamenti è arrivato a tutti i pensionati che hanno inviato il modello RED all’INPS dopo la data di scadenza. Tantissimi anziani rimarranno quindi senza pensione nei prossimi mesi. Bisogna inoltre ricordare che non tutti i pensionati sono obbligati a presentare il modello RED, che è sostanzialmente una dichiarazione della situazione reddituale.
Tuttavia, il blocco dei pagamenti si verifica solo agli anziani che sono obbligati ad inviare il suddetto modello ma che non lo inviano in tempo. Quest’ultima categoria di pensionati, che ha riscontrato la sospensione dei pagamenti, rischia perciò di non vedere la propria pensione per due mesi consecutivi. Che cos’è allora nel dettaglio il modello RED? Innanzitutto, si tratta di una dichiarazione sui redditi che va assolutamente inviata all’INPS entro la data di scadenza. Il suo obiettivo principale è ovviamente quello di mostrare all’Istituto nazionale della previdenza sociale la propria situazione di reddito e di patrimonio.
Tutti coloro che inviano il 730 o il modello Redditi PF non devono naturalmente compilare il RED, poiché la situazione reddituale risulta già presente su quei documenti. I pensionati che hanno inviato in ritardo la documentazione e che in questo momento hanno i pagamenti bloccati, possono fortunatamente rimediare all’errore. E’ infatti sufficiente visitare il sito internet dell’INPS e cercare la nuova modalità di presentazione del modello RED. Tutti coloro che lo invieranno entro 60 giorni ritorneranno a ricevere normalmente la pensione.
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