Dove si nasconde l’origine della Colomba pasquale? La sua storia si mischia tra realtà e leggenda, e le versioni sono diverse.
La Colomba è uno dei simboli della Pasqua, uno dei dolci tradizionali italiani più famosi e apprezzati, e nasce molto indietro nel tempo. Tanto indietro che le sue origini sono nebulose e confuse, e si mischiano tra storia e leggenda, dando vita a diverse teorie.
Se a Natale Pandori e Panettoni spopolano nelle case italiane, a Pasqua il dolce più tradizionale della cultura culinaria italiana è la Colomba pasquale. La Colomba è un dolce iconico, e che proprio per la sua importanza è anche tutelato da una legge ad hoc. Nello specifico, si tratta della legge n.58 del 20 marzo 2005 chiamata “Disciplina della produzione e della vendita di taluni prodotti dolciari da forno”, e tutela la produzione di diversi dolci tipici della tradizione italiana, tra cui appunto la Colomba.
L’articolo 3 di questa legge dice che “la denominazione Colomba è riservata al prodotto dolciario da forno a pasta morbida, ottenuto per fermentazione naturale da pasta acida, di forma irregolare ovale simile alla colomba, una struttura soffice ad alveolatura allungata, con glassatura superiore e una decorazione composta da granella di zucchero e almeno il due per cento di mandorle, riferito al prodotto finito e rilevato al momento della decorazione”. Insomma, la colomba è una cosa serie, e la legge elenca anche gli ingredienti obbligatori per la sua preparazione, ma da dove nasce? Qual è la sua origine?
Come già anticipato, l’origine della Colomba pasquale fonde storie e leggende, e gli eventi che portarono alla sua nascita si perdono nei secoli. La leggenda più accreditata vuole che nel 572 d.C. il re longobardo Alboino riuscì a conquistare Pavia dopo un lungo assedio, e che i cittadini gli offrirono un dolce a forma di colomba in segno di pace, essendo la colomba il simbolo della speranza e della rinascita. Ma non finisce qui, un’altra leggenda sostiene invece che circa 40 anni dopo la conquista di Pavia da parte di Alboino, il monaco irlandese San Colombano andò in visita alla corte della regina Teodolinda e trasformò tutta la carne presente sulla tavola in pani dolci a forma di colomba, per rispettare il digiuno delle carni imposto dalla Quaresima.
Parlando invece in termini più tracciabili, la Colomba moderna è entrata in commercio nel 1930 per un’idea di Dino Villani, pubblicitario della Motta, che voleva creare un dolce pasquale che ricordasse il panettone, in modo che l’azienda potesse usare gli stessi macchinari e lo stesso impasto che sotto Natale gli portava già tanto successo. Il suo intento fu sicuramente perseguito, perchè oggi la Colomba è il dolce più diffuso nelle case italiane durante il periodo pasquale, e continua ad avere un enorme successo!
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