Sono in corso le Olimpiadi di Parigi 2024 e l’Italia è una furia per le decisioni degli arbitri: ecco cosa sta succedendo
L’Italia ha collezionato diverse delusioni nella giornata di domenica 28 luglio. Le Olimpiadi sono sempre una competizione molto particolare, anche perché basta un attimo per cambiare le cose. La decisione di un giudice, un errore dovuto all’ansia, l’exploit dell’avversario precedentemente poco quotato.
Ma ciò che è successo a Parigi è stata una beffa clamorosa per la spedizione italiana. Sul banco degli imputati sono finiti i giudici che hanno valutato l’incontro di pugilato tra l’uzbeko Lazizbek Mullojonov e il nostro Aziz Abbes Mouhiidine.
Aziz Abbes Mouhiidine si è presentato alle Olimpiadi come favorito assoluto della categoria 92 kg ai Giochi Olimpici, ma le cose non sono andate come previsto. Quattro giudici su cinque, infatti, hanno assegnato la vittoria a Mullojonov. Un furto vero e proprio, considerando com’è andato l’incontro.
La prima delle tre riprese era a favore di Mullojonov, che aveva anche provocato un taglio ad Abbes in seguito a un colpo ben assestato. Ma la seconda e la terza ripresa sono state completamente a favore del pugile italiano, che non ha lasciato respiro all’uzbeko, che al momento dell’assegnazione della vittoria con la mano ha fatto il segno “no”.
L’attacco della Federazione italiana ai giudici
Pertanto, nonostante Mullojonov nella seconda e terza ripresa abbia solo subito e incassato i colpi di Abbes, ha ricevuto parere favorevole da parte di quattro giudici su cinque. E sono arrivate delle parole durissime da parte di Flavio D’Ambosi, presidente della Federpugilato italiana, attraverso un comunicato ufficiale: “Vergognatevi. Ancora una volta, l’Italia è stata scippata. Pensavamo che il CIO tutelasse i pugili ed evitasse le nefandezze del passato“.
Prosegue il comunicato durissimo di D’Ambosi: “Niente, siamo alle solite. L’incontro dominato da Abbes e perso con un verdetto sciagurato dimostra che niente è cambiato. Questo mi induce a fare delle riflessioni sulla mia permanenza in questo mondo che ho amato e amo, al di là delle misere posizioni di potere che qualcuno anela“.
Parole durissime in direzione dell’organizzazione, che ha portato una delusione fortissima al Team Italia. D’Ambosi ha preso la scelta giusta nell’esprimersi in questi termini. Abbes si è visto scippare un match già vinto. La sensazione è che gli sport decisi dal verdetto dei giudici debbano essere rivisti, e questo vale anche per il judo e la scherma, con le beffe subite da Giuffrida ed Errigo.