Il Governo ha attivato e prorogato numerose agevolazioni dedicate alle famiglie come il Bonus mamma lavoratrice in busta paga.
Le famiglie hanno bisogno di aiuti economici per far fronte alle attuali esigenze e all’alto costo della vita. Bonus e agevolazioni sono fondamentali anche per sostenere la natalità in questo inverno demografico.
Se in Italia le nascite sono poche bisogna domandarsi quali possano essere le cause di questo inverno demografico che dura ormai da tanto tempo. Sarà per colpa degli stipendi in tanti casi insufficienti per mantenere dei figli, l’impossibilità di comprare casa e dare un tetto sicuro alla famiglia con i mutui alle stelle oppure perché non ci sono abbastanza aiuti sul lavoro per le donne che desidererebbero coniugare la vita da mamma con la carriera lavorativa.
Quante aziende hanno un nido in sede, ad esempio? Quanta tolleranza hanno i datori di lavoro nei confronti delle dipendenti mamme? Per non parlare delle titolari di Partita IVA, nessun aiuto è loro concesso dal Governo. Qualcosa ha iniziato a smuoversi ma al momento solo per le dipendenti. Parliamo del Bonus mamma pensato per le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato con due figli solo per il 2024 e tre figli fino al 2026.
Bonus mamma e altre agevolazioni compatibili
Il Bonus mamma concede l’esonero contributivo del 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia, i superstiti a carico alle mamme con due figli di cui il più piccolo entro i dieci anni per tutto il 2024 e alle mamme con tre figli di cui il più piccolo entro i 18 anni fino al 31 dicembre 2026. La domanda è se a tale Bonus si affiancano altre agevolazioni compatibili.
L’INPS fornisce le indicazioni da conoscere sostenendo che la misura è compatibile con l’esonero del 50% della quota dei contributi previdenziali a carico della dipendente madre che è rientrata in servizio entro il 31 dicembre 2022. Le due prestazioni si sovrappongono ricordando, comunque, che il Bonus mamma si applica a partire dal mese in cui i requisiti verranno verificati e fino al mese di persistenza dei suddetti requisiti.
Stop alla decontribuzione, ad esempio, se il figlio piccolo di una mamma con due figli compie dieci anni. La soddisfazione dei requisiti, poi, dovrà verificarsi entro il 2024 se la lavoratrice ha due figli ed entro il 31 dicembre 2026 se ha tre o più figli. Infine ricordiamo che la mamma dipendente deve inoltrare domanda di Bonus al datore di lavoro comunicando il codice fiscale dei figli.