Non farti i tatuaggi se hai una di queste caratteristiche: stai attento

Prima di decidere di farsi un tatuaggio, bisogna prestare attenzione e verificare che si presenta una di queste caratteristiche.

Molti sono coloro che si chiedono se farsi tatuare una frase o un’immagine sul proprio corpo sia doloroso. Una domanda che di sicuro si sono opposti i sette milioni di Italiani che hanno sul proprio corpo almeno un tatuaggio.

 

In quali casi è sconsigliato fare un tatuaggio
Quando non fare un tatuaggio- linkcoordinamentouniversitario.it

È molto importante quindi sapere quali sono tutti quanti i rischi legati allo scegliere di avere una parte del corpo tatuato. Infatti, non è raro che si presentino allergie o infezioni. Ed è per questo motivo che è molto importante sapere quali sono i problemi a cui si potrebbe andare incontro.

I rischi di un tatuaggio e quando è sconsigliato farlo

Il dolore che si prova nel momento in cui si sceglie di fare un tatuaggio, dipende soprattutto dalla zona interessata. Di sicuro le zone più suscettibili sono:

  • gomiti, ginocchia, caviglie, piedi;
  • collo, labbra, testa e orecchie;
  • anca, inguine, schiena, costato.

    In quali casi è sconsigliato fare un tatuaggio
    Quando non fare un tatuaggio- linkcoordinamentouniversitario.it

Ovviamente il dolore varia in base al tipo e all’estensione del tatuaggio e quindi, più grande e dettagliato è il disegno e più è probabile che il dolore sia insopportabile. Uno dei rischi principali è quello inerente all’infezioni in quanto, sono tanti i pericoli che si corrono nel momento in cui ci si mette nelle mani di un centro non autorizzato.

Infatti, non esiste nessun tipo di test diagnostico predittivo che va a scongiurare il rischio di soffrire di una reazione allergica. In base ad uno studio pare che tra i 14 pigmenti di nero sfruttati, quindi siano alcuni tossici e quindi che possano danneggiare le cellule dell’organismo.

Quindi è importante prestare attenzione ai prodotti che si utilizzano soprattutto agli inchiostri. Infatti, quelli di scarsa qualità, dopo iniettati nella pelle possono raggiungere i linfonodi anche se ancora non si sa con certezza se da i linfonodi si possono raggiungere anche altri organi.

Ma non è corretto parlare di effetti collaterali ma di probabili complicazioni inerenti all’uso di aghi. Infatti, in casi del genere è possibile essere infetti da epatite C, epatite B, HIV streptococco o batteri non tubercolari.

Diversi sono i sintomi che si presentano nel momento in cui un tatuaggio risulta essere infetto, ossia:

  • secrezione di pus;
  • prurito;
  • febbre;
  • prurito;
  • rossore;
  • gonfiore.

Ci sono alcuni soggetti che devono assolutamente evitare di farsi un tatuaggio, una scelta fatta per numerose patologie. In ogni caso, bisogna sempre chiedere consiglio al proprio medico.

Infatti, coloro che hanno avuto familiarità con il melanomi, non dovrebbero tatuarsi proprio come non dovrebbero farlo anche coloro che hanno una storia clinica di immunodeficienze oppure una pelle coperta da un gran numero di nei.

Un’idea che non deve essere presa in considerazione nemmeno dai soggetti cardiopatici o da coloro che soffrono di disordini ematologici. Altro momento in cui è sconsigliato farsi un tatuaggio è durante la gravidanza o l’allattamento.

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