Lorenzo Musetti sta vivendo uno dei periodi più difficili della sua carriera e all’ennesima domanda su Sinner è esploso dalla rabbia
E’ un momento particolarmente complicato per Lorenzo Musetti. Il tennista italiano non ha più la posizione assicurata nella Top 30 della classifica ATP e cerca nuovi tornei, anche minori, per riprendere fiducia e conquistare vittorie. E’ accaduto al Challenger di Cagliari, dove si è spinto fino alla finale.
A Roma, invece, è stato uno di quelli che ha dovuto abbandonare con ritiro contro Terence Atmane nel primo match. Una situazione difficile per un giocatore un po’ old style, uno dei pochi che gioca ancora col rovescio a una mano, e che a volte ha faticato contro avversari sulla carta inferiori.
Simone Tartarini, suo storico coach, ha sottolineato a SuperTennis che: “Avete parlato di annata fallimentare anche se aveva concluso il 2023 nella Top 30. Per alcuni addirittura è un giocatore finito, mi dispiace davvero. Il suo talento implica che debba essere nella Top 3, ma non è così scontato”.
Insomma, per Musetti la difesa di Tartarini se seguita da un buon torneo al Challenger di Torino può fargli rivedere un po’ di luce in fondo al tunnel. L’obiettivo è anche fare bene al Roland Garros, l’appuntamento tanto atteso sulla terra rossa.
Musetti dice basta al confronto con Sinner
Jannik Sinner è l’atleta italiano del momento ed è chiaro che quando si parla di tennis, anche con gli altri italiani, il riferimento alle sue prodezze è sempre vivo. Però può succedere di essere un po’ ripetitivi, anche nell’ottica di un confronto con altri tennisti. Il punto è che nessuno è come Sinner e probabilmente nessuno lo sarà mai.
In conferenza stampa, Lorenzo Musetti ha parlato così di Sinner: “Il paragone con Jannik c’è sempre stato, ma adesso ha poco senso. Lui è quasi il numero uno al mondo e ha fatto esperienze più importanti delle mie. Nei miei confronti ci sono sempre state delle critiche, spesso gratuite”.
Musetti poi continua: “Sono il primo a fare autocritica su atteggiamenti nervosi in campo, mi sembra già un passo avanti riconoscere il problema”. Insomma, basta confronti tra Musetti e Sinner.
I due sono giocatori diversi, che stanno facendo delle carriere molto diverse e magari è meglio tenerle separate. Soprattutto perché, in questo momento, Musetti ha bisogno di ritrovarsi e magari conquistare un successo importante, come spingersi oltre gli ottavi di finale di uno Slam per la prima volta nella sua carriera.