Quello del mangiare la pasta di sera è un dilemma per molti. Scopri tutta la verità a riguardo.
Quando si parla di sana alimentazione, la pasta rientra sempre tra i grandi dilemmi, sopratutto se si sta pensando di inserirla in un periodo di dieta e magari di sera. Secondo alcune teorie, infatti, la pasta andrebbe mangiata preferibilmente a pranzo in modo da ridurre il rischio di prendere peso o di rallentare un’eventuale dieta.

Un pensiero comune ma che non è propriamente vero. Esistono infatti più verità a riguardo che solo se messe insieme possono portare alla soluzione giusta.
La verità sulla pasta mangiata di sera
Se oltre aver sentito quante volte mangiarla a settimana, hai appreso che la pasta di sera non andrebbe mangiata per nessun motivo al mondo, sarai felice di sapere che non è vero. Certo, stiamo parlando di un piatto calorico e sicuramente ricco di carboidrati. Le cose, però, non cambiano molto se al suo posto si mangia molto pane o si predilige un dolce dopo cena. Per compiere una scelta alimentare sana e corretta è infatti importante tenere di vista diversi aspetti che se ben allineati tra loro renderanno possibile anche il consumo della pasta di sera.

In primis è importante non cenare troppo tardi in modo da far passare del tempo prima di andare a dormire e favorire così la digestione. Detto ciò è importante capire di che pasta si sta mangiando. Un piatto di basta in bianco, ad esempio, potrebbe effettivamente aumentare i livelli di glicemia. Ciò, però, vale anche a pranzo. Per poterla consumare senza paure è necessario sceglierne prima di tutto la varietà integrale e aggiungere al piatto sia proteine magre che grassi buoni. In questo modo la pasta sarà ben bilanciata e non apporterà l’aumento degli zuccheri nel sangue. Cosa che può far innalzare la glicemia, mettere in circolo l’insulina e portare a prendere peso.
Pasta a cena si, quindi, purché non si esageri con le quantità, la si scelga preferibilmente di tipo integrale e si aggiungano proteine e grassi come condimento. Un alternativa può anche essere quella di inserire un secondo proteico e condire la pasta con del semplice olio extra vergine d’oliva e del parmigiano. Quanto alla riduzione nelle porzioni (in genere 60 grammi sono più che sufficienti), spesso basta giocare con i formati per non accorgersene e si può sempre iniziare il pasto con una piccola insalata che oltre a saziare apporterà le fibre necessarie per rendere il piatto di pasta ancor più bilanciato.