Il governo, in risposta alle esigenze emergenti e all’evoluzione del panorama della disabilità, si appresta a rivoluzionare integralmente il quadro normativo della Legge 104 con l’approvazione di un nuovo decreto, il quale introduce una serie di significativi cambiamenti.
L’iter di riforma della legge 104, normativa fondamentale per le politiche sulla disabilità, ha raggiunto la sua fase finale, avviando un processo di trasformazione avviato nel 2021. In tale anno, il Parlamento ha delegato al governo il compito di rivedere e aggiornare la normativa, rispondendo così alla necessità di adeguare la legislazione alle mutevoli esigenze e ai progressi nell’ambito della disabilità.
Con l’approvazione del decreto ministeriale lo scorso 15 aprile, il governo ha introdotto significative modifiche alla legge 104, delineando una nuova prospettiva sulla disabilità. Una delle trasformazioni chiave riguarda la definizione stessa di disabilità, che si sposta da un approccio prettamente medico a una concezione più ampia, considerando la disabilità come il risultato di molteplici fattori, tra cui barriere comportamentali e ambientali che limitano la partecipazione sociale.
Questo cambiamento concettuale influenzerà anche le procedure di valutazione della disabilità, che, a partire dal 1 gennaio 2025, seguiranno i parametri dell’ICD dell’OMS. Inoltre, il processo di valutazione sarà completamente affidato all’INPS a partire dal 2026, garantendo una maggiore uniformità e coerenza nell’analisi delle condizioni di disabilità.
Parallelamente alle modifiche concettuali, la riforma della legge 104 si allinea anche ai Livelli Essenziali di Prestazione (LEP) previsti a livello sanitario. Affinché anche il sistema previdenziale sia conforme a tali standard, è stata istituita una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La cabina di regia avrà il compito di valutare i livelli di prestazione attualmente offerti alle persone con disabilità nelle diverse regioni, al fine di proporre linee guida per identificare i LEP. Integrando tali osservazioni con i livelli essenziali di assistenza esistenti, si garantirà un’adeguata copertura e assistenza a livello nazionale. Inoltre, la cabina di regia coordinerà l’applicazione dei LEP nelle diverse regioni, garantendo un accesso equo ai servizi e ai sostegni necessari.
Il nuovo progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato diventa un elemento centrale nella definizione dei LEP, assicurando che le misure adottate rispecchino le esigenze e le aspirazioni specifiche di ciascuna persona con disabilità. In questo modo, la riforma della legge 104 si propone di promuovere l’autonomia e l’inclusione delle persone con disabilità, fornendo un quadro normativo aggiornato e orientato al benessere e alla partecipazione sociale.
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