Ecco di quanto diminuisce lo stipendio per ogni giorno di malattia fatto nel 2024: ecco le nuove tabelle
Ti stai chiedendo di quanto diminuisce lo stipendio in caso di malattia? Nei primi 20 giorni, i dipendenti del settore privato devono fare i conti con il 50% della perdita nella retribuzione media giornaliera, successivamente in caso di ricaduta la percentuale diminuisce al 33,3%.
Come noto, la malattia rientra appieno titolo tra i diritti riconosciuti in ogni lavoratore dipendente: ciò significa che un lavoratore dipendente ha la certezza di conservare il proprio posto di lavoro dopo un periodo di malattia. In caso di malattia il lavoratore dipendente percepisce la cosiddetta indennità di malattia che differisce tra lavoratori pubblici e privati.
L’indennità di malattia spetta a operai del settore industria, operai ed impiegati del settore terziario, lavoratori dell’agricoltura, lavoratori sospesi dal lavoro, lavoratori dello spettacolo, lavoratori marittimi, lavoratori iscritti alla gestione separata, apprendisti, disoccupati.
Nei primi 20 giorni di malattia i dipendenti del settore privato perdono il 50% della retribuzione media giornaliera. L’indennità di malattia viene riconosciuta fino a 180 giorni in ciascun anno solare per i lavoratori a tempo indeterminato che operano nel settore dell’industria, dell’agricoltura, coloro che lavorano con un contratto di apprendistato e i lavoratori sospesi.
Per quanto riguarda le situazioni particolari che potrebbero riguardare i lavoratori in malattia, va ricordato che i lavoratori parasubordinati hanno diritto all’indennità di malattia, pagata interamente dall’INPS, nel caso in cui vengono ricoverati in ospedale per un massimo di 180 giorni nell’anno solare.
Qualora invece i lavoratori sono legati contrattualmente da un part-time verticale, l’indennità di malattia è garantita solamente per quei giorni in cui è previsto lo svolgimento dell’attività lavorativa e non per quelli in cui vi è una pausa da contratto. I lavoratori agricoli a tempo determinato potranno ricevere l’indennità di malattia solamente se iscritti negli elenchi nominativi appositi.
Ai lavoratori con contratto a tempo determinato, invece, viene riconosciuta l’indennità di malattia solamente per i periodi non superiori all’attività svolta nell’ultimo anno, nello specifico per un massimo di 180 giorni annui. Se la malattia colpisce un lavoratore in stato disoccupazione o di sospensione, l’indennità giornaliera di malattia è i due terzi del normale. Se la malattia dovesse proseguire dopo la cessazione della sospensione, l’indennità verrà corrisposta in una misura ancora più ridotta.
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