Ti è stato proposto un lavoro dove si lavora poco e si guadagna tanto? Ecco i motivi per cui devi assolutamente rifiutare l’offerta
Trovare lavoro al giorno d’oggi è un’azione che si può svolgere in più modi. Si può ricorrere alle agenzie interinali, alle candidature spontanee oppure ai numerosi siti internet che si occupano di ricerca del personale. Le alternative sono tante, ma purtroppo le garanzie sono poche.
Non sono affatto facili da trovare, e tanti sono gli annunci insidiosi e dai presupposti truffaldini. Di guide su come evitare le truffe riguardanti il lavoro ne è pieno il web, ma di esempi pratici se ne vedono decisamente pochi. Nel prossimo paragrafo verrà dunque colmata questa evidente lacuna, con un caso realmente accaduto e che purtroppo è sempre più ricorrente.
Rifiuta queste offerte: non te ne pentirai
Rifiutare determinate offerte di lavoro, soprattutto quando sembrano perfette per la nostra situazione, non è mai facile. Subentrano rimorsi, sensi di colpa e rimpianti vari. Si tende inoltre a pensare a cosa mai sarebbe potuto succedere, se quell’offerta così vantaggiosa fosse stata accettata.
In realtà, dire “no” a certe proposte può realmente salvare la vita. Tra le migliaia di inserzioni lavorative che vengono proposte sul web giorno dopo giorno, purtroppo si nascondono anche tante truffe. Le categorie ricorrenti sono tante, ma la maggior parte delle insidie si nasconde ovviamente dietro i lavori da remoto, un trend in voga ormai da quasi 5 anni.
Si tratta dei cosiddetti “work from home job”, come vengono definiti in gergo tecnico. Quei lavori che fanno leva sull’inserimento dati, sulla vendita di prodotti digitali e su altre premesse spesso vaghe e poco approfondite. Ebbene, sono proprio questi gli annunci da cui bisogna diffidare: ecco un esempio.
Sarà capito a molti, sui social media o su altri portali a tema, di leggere annunci dove vengono promesse poche ore di lavoro al giorno e stipendi astronomici alla fine di ogni mese. Condizioni simili non devono mai essere accettate, perché molto probabilmente sono delle truffe. O comunque, dei tentativi di raggiro solamente per prendere i dati degli utenti “in prestito”, dopo aver inviato il proprio CV ad un’azienda che spesso e volentieri non esiste.
Nessuno, sul mercato di lavoro, proporrebbe mai poche ore di lavoro giornaliere a fronte di uno stipendio di 3.000 o 5.000 euro al mese. Per poter guadagnare certe cifre servono tanto lavoro, competenze altamente specializzate e aziende di livello. Non sono condizioni alla portata di tutti, ragion per cui certe offerte dovrebbero suonare immediatamente come un campanello d’allarme.